Roma, 7 feb. - (Labitalia) - Nel 2013 la pressione fiscale in Italia si e' attestata al 44,3% del pil. A ribadirlo in una nota e' il ministero dell'Economia in merito alla stima della pressione fiscale effettiva contenuta nel Rapporto promosso da Cna Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.
A prescindere dalle disquisizioni sui metodi di calcolo di questi indicatori, il ministro dell'Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, si legge nella nota, ''ha sempre manifestato la propria convinzione, ampiamente condivisa nel Governo, che la pressione fiscale in Italia abbia raggiunto livelli tali da rendere difficile la vita a chiunque faccia impresa. Pertanto il Governo ha assunto la riduzione della pressione fiscale come proprio obiettivo prioritario, e ha avviato un processo per la revisione della spesa pubblica. I risparmi che saranno conseguiti verranno destinati prioritariamente all'abbattimento della pressione fiscale''.
Un primo intervento per la riduzione della pressione fiscale sulle imprese, sottolinea ancora il Tesoro, ''è stato programmato con la Legge di Stabilità 2014, grazie alla quale alle imprese italiane verrà risparmiato il pagamento di 1 miliardo di euro per contributi Inail (è stato recentemente deliberato il rinvio a maggio della prima scadenza contributiva per consentire a tutte le aziende di godere di tale beneficio)''.