Continua il percorso di Giorgio Armani alla ricerca dell'espressione più profonda dell'essere maschile e femminile. (Fotogallery)
Continua il percorso di Giorgio Armani alla ricerca dell'espressione più profonda dell'essere maschile e femminile. Un melting pot di razze e generi che mantengono la loro identità ma si spingono fino al confine per descrivere la propria essenza. E se per la donna è più facile indossare l'abbigliamento maschile, per l'uomo questo significa addolcire il movimento e renderlo più sensuale con capi che lo rendano possibile. In passerella viene a mancare la canonica sequenza delle uscite sulla base delle funzioni d'uso del vestito o della pesantezza dei tessuti. tutto è mischiato e ogni modello è un soggetto a sè. Una estetica che si caratterizza per elementi iconografici chiari e decisi come la giacca leggera, corta e scattante, senza rigidità che regala alla figura uno slancio nuovo. (Fotogallery)
La silhouette è completata da pantaloni a vita alta, dal sapore anni Trenta, con il bacino ampio e si raccorda con una gamba affusolata e leggermente ricurva, conferendo un movimento sensuale.
Nuove tecniche di confezione consentono di ottenere lavorazioni double, bordature interne e laserature, creando strutture così leggere da risultare quasi impercettibili al tatto. Materiali pregiati e lussuosi come cashmere e vicuna, cuoio e alligatore offrono un complesso di sensazioni tattili. la gamma dei colori esalta le sfumature del grigio metropolitano: un cromatismo milanese, in cui le stratificazioni di grigio sprofondano a volte in tinte noir, cupe e misteriose, o si evolvono in nuances marroni, calde e decise. Pennellate di tocchi color carta da zucchero e qualche accenno di bordeaux o un leggero tappeto di sfumature verde scuro con riflessi olivastri ottengono effetti a sorpresa.