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Menarini, nel 2022 fatturato a oltre 4 miliardi (+6%), successi nell'oncologia e in Usa

02 marzo 2023 | 10.18
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Il board del Gruppo farmaceutico ha presentato i principali dati in un evento a Firenze

(Foto Ufficio stampa Menarini)
(Foto Ufficio stampa Menarini)

Il Gruppo Menarini ha realizzato nel 2022 un fatturato di 4,154 miliardi di euro, con una crescita del 6% rispetto al 2021 (3,922 miliardi) e un Ebitda di circa 400 milioni. Il fatturato, in costante crescita dal 2010, quando superò i 3 miliardi, è costituito per il 94% dal settore farmaceutico e per il 5% dalla diagnostica. Il 78% del fatturato consolidato del gruppo è realizzato all'estero, mentre il 22% in Italia. I numeri, che confermano un trend mai arrestato negli ultimi decenni, sono stati illustrati dal board dell'azienda durante un evento con i giornalisti a Firenze, quartier generale di Menarini: sono intervenuti gli azionisti Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aletti, l'amministratore delegato Elcin Barker Ergun e il presidente Eric Cornut.

I risultati 2022 fanno di Menarini il 17esimo player nella graduatoria europea e il 32esimo a livello mondiale. I dipendenti sono in totale 17.800, di cui il 49,5% donne. Sono 18 gli stabilimenti produttivi e 9 i centri di ricerca e sviluppo: 762 milioni le unita di medicinali, di cui 553 milioni prodotte internamente superando 1 miliardo di blister. Lucia Aleotti ha parlato del 2022 come "un anno sfidante, in cui tutto il personale del nostro Gruppo ha lavorato in maniera ottima". E nell'anno in cui si è registrata un'impennata dei costi industriali, il Gruppo Menarini è riuscito "comunque a mantenere e incrementare leggermente la propria occupazione e i propri investimenti in ricerca".

"Una delle grandi sfide per il futuro prossimo", accanto ai più tradizionali settori cardio-metabolico e infettivo, ha spiegati Lucia Aleotti, è il rafforzamento degli investimenti sull'oncologica e l'oncoematologia, dove Menarini vanta già sperimentazioni avanzate, anche in fase 2, per diverse patologie, tra le quali il tumore del colon-retto e la leucemia mieloide acuta. Nel corso del suo intervento Lucia Aleotti ha parlato così dell'evoluzione e della strategia dell'azienda, soffermandosi con un focus sull'ingresso negli Usa con l'acquisizione di Stemline Therapeutics (giugno 2020) e i conseguenti passi avanti in oncologia.

Stemline, azienda biofarmaceutica quotata al Nasdaq, con il farmaco Elzonris (tagraxofusp), terapia approvata dalla Food and Drug Administration (Fda) per il BPDCN - una neoplasia ematologica maligna rara - ha rafforzato la presenza di Menarini in oncologia.

A gennaio 2023 la Fda ha approvato, con procedura 'Fast Track e Priority Review', l'Orserdu (elacestrant) per il trattamento orale come monoterapia del carcinoma mammario ER+/HER2- avanzato o metastatico, con mutazioni di ESR1, per donne in post-menopausa e uomini adulti. La domanda di autorizzazione all'immissione in commercio è stata presentata ad Ema ad agosto 2022.

Per Lucia Aleotti il via libera della Fda è "una pietra miliare della nuova strategia di sviluppo del Gruppo che da tempo considera l'area oncologica il business del futuro, e da tempo considera gli Usa un mercato strategico per la crescita".

Nel corso del suo intervento, Lucia Aleotti si è soffermata anche sul valore geopolitico del settore farmaceutico e di come Menarini si colloca in questo scenario. E' seguito l'intervento del Ceo Elcin Barker Ergun, con una focalizzazione, in particolare, sulle frontiere della ricerca e dello sviluppo, mente le considerazioni finali sono state affidate al presidente Eric Cornut.

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