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Menarini scommette sulla Turchia, crescita del 25% nel 2016

18 gennaio 2017 | 17.48
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Nuovi uffici Menarini a Istanbul (foto AdnKronos Salute)
Nuovi uffici Menarini a Istanbul (foto AdnKronos Salute)

Menarini scommette sulla Turchia. E lo fa con una cerimonia in grande stile a Istanbul, alla presenza dell'ambasciatore italiano Luigi Mattioli, a pochi giorni dalla cattura del killer della strage di Capodanno al Reina. Una scelta per la multinazionale del farmaco spiegata anche dai numeri: +25% di crescita nel 2016 incassato da Ibrahim Etem Menarini, azienda turca del Gruppo Menarini nonché sesta farmaceutica per confezioni vendute nel mercato sul Bosforo, con un fatturato di 380 milioni di lire turche - pari a 125 mln di euro - dove sono impiegati 800 dipendenti.

In termini di unità vendute, sono state 100 milioni nel 2016 le confezioni di prodotti a marchio Menarini distribuite nel Paese, a una popolazione di circa 80 mln di persone: in ogni famiglia turca è giunto un prodotto dell'azienda, che con la Turchia ha ormai un solido rapporto. E' dal 2001 che la farmaceutica Menarini è operativa nel Paese, dove acquisì Ibrahim Etem, fondata 114 anni fa e diventata poi Ibrahim Etem Menarini. Lo stabilimento produttivo di Istanbul, uno dei 15 del Gruppo Menarini, realizza annualmente 400 milioni di compresse e 50 mln di fiale, e potrà essere prossimamente ampliato anche alla luce degli spazi acquisiti grazie allo spostamento dei nuovi uffici inaugurati oggi alla presenza di Mattioli, e di altre autorità italiane e turche. Qui saranno trasferite tutte le attività amministrative di Ibrahim Etem Menarini, per far spazio nello stabilimento a Topkapi alla produzione.

"Cresceranno quindi sia le attività amministrative che la produzione", hanno confermato alle istituzioni locali il presidente del Gruppo Menarini, Lucia Aleotti, che ha inviato un videomessaggio, il presidente di Ibrahim Etem Menarini, Sonay Gurgen, insieme al direttore generale, Ugur Bingol.

"La nostra decisione, oggi, di investire in Turchia è un segnale tangibile di quanto crediamo nel futuro di questo Paese, dell'azienda e dei nostri dipendenti qui", ha affermato Aleotti. "C'è solo un obiettivo che guida questa azienda, ed è creare valore aggiunto per la Turchia e la salute dei suoi cittadini. Il 2016 è stato un anno difficile per la Turchia, ma nonostante questo siamo riusciti a realizzare la crescita che volevamo, e ad andare anche oltre le nostre previsioni. Guardiamo al 2017 con ancor più speranza e abbiamo fiducia nel futuro della Turchia", ha aggiunto Bingol di Ibrahim Etem Menarini.

"E' un momento importante per l'avventura imprenditoriale di questa azienda - ha sottolineato l'ambasciatore Mattioli - Italia e Turchia sono complementari, e considerato l'apporto tecnologico e l'impegno in ricerca e sviluppo, direi che ci sono tutte le premesse per allargare le prospettive di questa azienda" e magari anche "lavorare insieme su mercati terzi".

"La Turchia è molto importante per noi - hanno evidenziato il Dg di Menarini Pietro Giovanni Corsa e Carlo Colombini, componenti del Cda di Ibrahim Etem-Menarini - e desideriamo scrivere insieme nuove storie di successo". L'azienda turca ha una storia importante nel settore, e vanta la produzione del primo antibiotico nel Paese che oggi però si trova a vivere un momento delicato. "Abbiamo fiducia nella Turchia e in questa azienda e, finché esistono condizioni adeguete, vogliamo continuare a investire nel Paese e in questa fabbrica", ha concluso Colombini.

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