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Mercato dell'auto soffre

01 marzo 2019 | 18.21
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Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Continua il calo a febbraio del mercato dell'auto anche se a un passo più contenuto rispetto al precedente mese di gennaio. La Motorizzazione ha immatricolato, nello scorso mese, 177.825 autovetture, con una variazione di -2,42% rispetto a febbraio 2018, durante il quale ne furono immatricolate 182.228 (nel mese di gennaio 2019 sono state invece immatricolate 165.185 autovetture, con una variazione di -7,37% rispetto a gennaio 2018, durante il quale ne furono immatricolate 178.325). Lo rende noto il Mit in una nota.

Nello stesso periodo di febbraio 2019 sono stati registrati 363.084 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -4,07% rispetto a febbraio 2018, durante il quale ne furono registrati 378.491 (nel mese di gennaio 2019 sono stati invece registrati 377.787 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -3,69% rispetto a gennaio 2018, durante il quale ne furono registrati 392.268).

Nel mese di febbraio 2019 il volume globale delle vendite (540.909 autovetture) ha dunque interessato per il 32,88% auto nuove e per il 67,12% auto usate. Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell’Archivio Nazionale dei Veicoli al 28.02.2019, mentre i dati relativi ai trasferimenti di proprietà si riferiscono alle certificazioni di avvenuto trasferimento di proprietà rilasciate dagli Uffici Provinciali della Motorizzazione nel mese di febbraio 2019 e rappresentano le risultanze dell'Archivio Nazionale dei Veicoli alla data del 28.02.2019.

FEDERAUTO, SCENARIO NON LASCIA BEN SPERARE - ''Nonostante il risultato di febbraio sconti gli anticipi di immatricolazione dovuti all'ecotassa in vigore da oggi, prosegue, come previsto, la contrazione del mercato dell'auto e lo scenario dei prossimi mesi non lascia ben sperare''. Lo ha detto Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto commentando i dati Mit sull'immatricolazioni auto. ''Andare a tassare le vendite di veicoli nuovi che soddisfano le più rigorose normative sulle emissioni, sulla base tra l'altro di un climalterante e non di un inquinante, quale è la CO2, è inadeguato. L'introduzione dell'ecotassa e dell'ecobonus, di cui solo nella tarda serata di ieri abbiamo ricevuto i primi chiarimenti operativi dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall'Agenzia delle Entrate, non risolve certamente il problema dell'aria malsana delle nostre città e non contribuisce allo svecchiamento del parco circolante, mentre crea pericolose tensioni su un mercato che già non naviga in acque tranquille'', aggiunge stimando come l'effetto netto del bonus/malus "sarà un aumento della pressione fiscale sull'automotive''.

UNRAE, ECOTASSA PENALIZZA SETTORE - Un "ulteriore appesantimento fiscale a carico degli acquirenti di nuove autovetture con emissioni di CO2 superiori a 160 g/km", afferma l'Unrae in una nota, quello dell'ecotassa con "modalità applicative del provvedimento Bonus/Malus ricevute all'ultimo minuto ieri sera e senza tutte le precisazioni necessarie a livello operativo per il pagamento dell'Ecotassa o per la richiesta dell'Ecobonus". "Così il settore, gravato da un'imposta inefficace e penalizzante, sta vivendo anche uno stato di incertezza con ripercussioni sul mercato e sull'operatività delle imprese" afferma l'Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri. Nel frattempo il mese di febbraio, "secondo quanto diffuso oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha segnato un altro risultato negativo con 177.825 vetture immatricolate, in flessione del 2,4% rispetto alle 182.228 autovetture vendute nel febbraio 2018, con un andamento positivo di quelle alto di gamma, in particolare nel canale noleggio. Il primo bimestre dell'anno archivia per il mercato auto una flessione del 4,9% con 343.010 vetture complessivamente vendute, 17.500 unità in meno delle 360.553 del gennaio-febbraio 2018".

CSP - "La situazione del mercato italiano dell'auto, dopo il calo delle immatricolazioni del 3,1% registrato nel 2018 - commenta il Centro Studi Promotor -, si conferma difficile e ciò soprattutto perché la propensione all'acquisto risente dell'aggravarsi della situazione economica culminata nella nuova entrata in recessione del Paese sancita dai due cali consecutivi del Pil trimestrale registrati nella seconda metà dello scorso anno. In questo quadro la penalizzazione fiscale della nuova ecotassa appare del tutto assurda". "E' pur vero che il Governo ha adottato anche incentivi per l'acquisto di auto verdi, ma considerate le dimensioni dello stanziamento (60 milioni per il 2019), da oggi al 31 dicembre gli incentivi erogabili possono riguardare da un minimo di 10.000 ad un massimo di 40.000 vetture: soltanto qualcosa di più di una goccia nel mare, se si considera che l'anno scorso le immatricolazioni in Italia furono 1.910.000".

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