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Mercato Italia -14% a gennaio (134mila auto)

02 febbraio 2021 | 16.57
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Il mercato dell'auto in Italia apre il 2021 con una flessione a doppia cifra: a gennaio sono stati immatricolati 134.001 nuovi veicoli, con un calo del 14% su base annua. Un risultato attribuibile in parte alle limitazioni nelle zone più colpite dall'emergenza sanitaria, dall'apertura tardiva del portale per la richiesta degli incentivi e dalla presenza di due giorni lavorativi in meno rispetto al 2020. Ma che sarebbe stato certamente più pesante in assenza degli incentivi, che stanno fornendo ampio sostegno al settore, con un notevole successo per le richieste di rottamazione per la fascia incentivata da 61 a 135 g/km, anche se la disponibilità di fondi rischia di esaurirsi rapidamente nel corso del primo trimestre.

Dall'analisi degli utilizzatori emerge una tenuta dei privati (91.600 vetture immatricolate, -0,7%) che crescono di oltre 9 punti di quota sfiorando il 68% di rappresentatività grazie ai nuovi incentivi introdotti con la Legge di Bilancio. Le autoimmatricolazioni perdono 1/5 dei volumi scendendo di quasi un punto di quota all'11,6%. Il NLT rimane stabile al 14,8% di quota con circa 20.000 unità. Nel dettaglio, le principali società Top perdono quasi il 20% dei volumi, mentre le Captive si fermano a -6,2%. Da segnalare il crollo del NBT a poco più di 1.000 unità immatricolate con una flessione del 92,5%, che scende sotto l'1% di quota dal 9% del 2020. Infine le società e gli enti rimangono stabili al 4,8% di quota. Una flessione a doppia cifra interessa tutte le alimentazioni tradizionali: perdono circa 1/3 delle vendite benzina, Diesel e metano scendendo rispettivamente al 36% (-10,4 p.p.), 26,9% (-6,7 p.p.) e 2% (-0,6 p.p.). Il GPL (-15%) rimane stabile al 6,1% di quota.

Prosegue il boom delle vetture elettrificate, in particolare ibride e plug-in che crescono a tripla cifra raggiungendo rispettivamente il 24,3% (dal 9,2% di un anno fa) ed il 2,8% (+1,9 p.p.). Le elettriche crescono del 28,2% all'1,9% di rappresentatività (1,2%). In calo tutti i segmenti del mercato ed in particolare city car (A), medie (C) e lusso (F), mentre flessioni più ridimensionate interessano le medie superiori del segmento D. In flessione anche tutte le carrozzerie, con un calo inferiore del 7,7% per i crossover che arrivano a sfiorare il 37% di quota, mentre le sportive archiviano il mese in positivo. A gennaio scendono del 6,6% le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni, che passano dal 137,7 g/km di gennaio 2020 ai 128,6 g/km attuali.

L'analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2 evidenzia un incremento a doppia cifra per le fasce incentivate fino a 135 g/km (che raggiunge la tripla cifra per la fascia 21-60 g/km), -47% per la fascia 136-190 e per quelle oltre 190 g/km, penalizzate dall'Ecomalus. Infine il mercato dell'usato a gennaio registra -23,5% con 259.244 passaggi di proprietà (al lordo delle minivolture).

«In questo scenario la nostra stima per il 2021 è di 1.550.000 immatricolazioni, che indica un andamento positivo del +12% rispetto all'annus horribilis appena chiuso, ma che va letta in relazione al trend pre-pandemia: parliamo ancora di un pesante calo del 19% rispetto ai livelli 2019 e non è certamente una stima prudenziale» ha dichiarato Michele Crisci, presidente dell'UNRAE, l'associazione delle Case automobilistiche estere.

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