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Mercedes, il futuro è ibrido (aspettando le fuel cell)

10 ottobre 2018 | 17.29
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Mercedes, il futuro è ibrido (aspettando le fuel cell)

Confermando la sua vocazione di 'leader tecnologico', il gruppo Daimler si apre con convinzione all'ibrido, preparandosi a declinarlo in tempi brevi su tutta la sua gamma. I primi tentativi si erano già visti negli ultimi anni, ma solo con l'arrivo di nuove batterie, sistemi a 48 volt e l'opzione plug-in i vantaggi - in termini di consumi e di 'compatibilità ambientale' - si fanno concreti, e quindi accettabili da milioni di consumatori.

A differenza di altri (leggi Toyota) Mercedes e Smart hanno scelto di offrire più soluzioni, con versioni elettrificate - contraddistinte dal brand EQ, che sta per “Electric Intelligence” - sia per modelli a benzina che a gasolio. Oltre alla proposta più interessante di tutte, quella fuel cell, che in Germania arriverà a fine anno, ma per ora in Italia non sarà importata.

Nelle versioni EQ Power - sigla che identifica le plug-in di terza generazione - si comincia con l'alto di gamma ma questa opzione verrà rapidamente estesa agli altri modelli: e il piano è comunque ambizioso visto che Mercedes parla di un totale di 130 versioni elettrificate entro pochi anni. Per il mercato italiano l'opzione più interessante (per il momento) si preannuncia l'accoppiata ibrido/diesel sulla Classe E con il moderno quattro cilindri 2 litri da 194 CV affiancato da un elettrico da 90 Kwh per una potenza complessiva di 306 CV e una coppia da 700 Nm. Il tutto gestito da una versione ad hoc del cambio a 9 marce 9G TRONIC, con un modulo ibrido con convertitore integrato, frizione di innesto del motore e un potente motore elettrico.

Ma il punto di svolta - per questa opzione - è rappresentato dall'abbinata fra le nuove batterie agli ioni di litio (stesse dimensioni ma potenza incrementata a 13,5 kWh) e un caricabatteria con capacità di ricarica raddoppiata da 3,6 kW a 7,4 kW. Il risultato è che utilizzando una wallbox, è possibile ricaricare anche a casa una batteria scarica in soli 90 minuti. In ogni caso con una comune presa di corrente di rete, la stessa operazione richiede circa cinque ore per ottenere un'autonomia reale vicina ai 50 km 'promessi'.

A influire su questo dato la scelta (affidata al conducente) fra le quattro modalità disponibili: ovvero 'Hybrid', quella standard in cui le funzioni, come la guida elettrica, il “boost” e il recupero di energia, vengono impiegate in base alla situazione di guida e al percorso; E-Mode, in sola guida elettrica; E-Save, che 'risparmia' la batteria e Charge, in cui la batteria si ricarica durante la marcia.

In realtà, nella guida di tutti i giorni il balzo tecnologico è praticamente impercettibile, visto che solo gli indicatori del quadro strumenti rivelano se si sta marciando in elettrico oppure con il motore a gasolio. La silenziosità è totale e il passaggio fra le varie combinazioni di motori è inavvertibile. Con la E 300 DE la differenza è invece decisamente notevole se si considerano le emissioni (quelle di CO2 sono di 44 gr/km) e i consumi, che sul ciclo combinato possono scendere a 1,6 litri di gasolio per 100 km. Il tutto senza alcuna rinuncia sul fronte prestazioni, che restano di tutto rispetto: velocità massima di 250 km/h e uno scatto da 0 a 100 in 5 secondi e 9 decimi. Unica penalizzazione, lo spazio a disposizione nel bagagliaio che nella versione berlina risente decisamente della presenza delle batterie.

Stesso approccio, ma accelerazioni ancora più brucianti, per la versione ibrida/benzina provata sulla 560e che abbina il pack elettrico al V6 3 litri da 367 CV, per una potenza totale di 476 CV. Si tratta ovviamente di una vettura di nicchia ma che punta a sollevare i fortunati possessori delle incognite legate alle modifiche delle normative, garantendo la circolazione in ogni situazione.

Ma la vera auto del futuro - anche se si tratta di una soluzione che ancora aspetta di decollare, nonostante i continui annunci - è la GLC Fuel Cell, che in Germania potrà contare al momento del lancio su una rete di 100 distributori che entro il 2023 dovrebbero salire a quota 400. In questo caso l'accoppiata fra alimentazione elettrica e a idrogeno trasforma il 'normale' Suv Mercedes in un veicolo a emissioni zero, ma con una risposta al pedale e una gradevolezza di utilizzo sconosciuta ai vecchi modelli con celle a combustibile.

E fra la scorta di 4,4 kg di idrogeno e la batteria agli ioni di litio da 13,5 kWh l'autonomia massima si avvicina ai 500 km con tempi di rifornimento dei serbatoi di soli tre minuti. Come dire, che le fuel cell sono ormai 'mature' per il grande pubblico e solo eventuali scelte 'politiche' più che industriali potrebbero escluderle dal panorama della motorizzazione dei prossimi decenni.

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