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Mes, Conte: "Salvini e Meloni falsi". La replica: "Regime"

10 aprile 2020 | 20.50
LETTURA: 4 minuti

Il premier in conferenza stampa: "Ci indeboliscono nella trattativa. Se queste falsità vanno avanti rischiamo di compromettere la nostra posizione". Salvini: "Chiamo Mattarella"

Mes, Conte:

Sul Mes "sin dalla scorsa notte si è levato un dibattito legittimo e vivace, segno di democrazia". Ma è "altrettanto importante che il dibattito si sviluppi con chiarezza e senza falsità. Servono alcune precisazioni dunque: il Mes esiste dal 2012, non esiste da ieri o è stato attivato l'altra notte come irresponsabilmente hanno dichiarato, e mi spiace devo fare nomi e cognomi, da Matteo Salvini e Giorgia Meloni: non è assolutamente così. Questo governo non lavora nel favore dell'ombra delle tenebre ma guarda negli occhi tutti gli italiani. E' una menzogna". Lo dice il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

"Falsità e menzogne - ha aggiunto - ci fanno male, perché ci indeboliscono nella trattativa. Avevo fatto un appello alle opposizioni, ma quello che è successo stanotte rischia di indebolire non il premier Giuseppe Conte o il governo, ma l'intera Italia, perché è un negoziato difficilissimo". Se queste "falsità" vanno avanti, conclude, "rischiamo di compromettere la nostra posizione".

A stretto giro arriva la replica via Twitter da Matteo Salvini. "Usare la tivù di Stato per dire falsità e fare un comizio contro Salvini e contro le opposizioni è roba da regime, roba da Unione Sovietica. Perché non hanno bloccato il Mes? - scrive Salvini - Perché il Pd vuole la tassa patrimoniale? Perché i 5Stelle vogliono ancora bloccare la Tav"?

Quindi ospite di Stasera Italia, su Retequattro ha aggiunto: "Conte non può mentire in Tv, nel 2012 la Lega è stata l'unica a votare contro il Mes, non può dire bugie. Se la risposta di Conte è occupare la Tv pubblica per insultare chi non la pensa come lui, chiamerò Mattarella e gli spiegherò che noi abbiamo voglia di collaborare ma se dall'altra parte c'è gente che mente...".

Stessi toni per Giorgia Meloni: "Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte indice una conferenza stampa pochi minuti prima dell'edizione più vista dei tg, trasmessa in diretta sulla prima rete del servizio pubblico, per accusare l'opposizione di dire menzogne, senza possibilità di replica e senza contraddittorio. Credo - attacca Meloni - che non si sia mai vista una cosa del genere nella storia della democrazia, e la dice lunga sulla tracotanza di questo governo. Mi aspetto che la Rai mi dia possibilità di replica alla stessa ora, con lo stesso tempo e con la stessa visibilità". Il Presidente della Repubblica Mattarella - chiede la leader di Fdi - non ha nulla da dire su questi metodi degni di un regime totalitario"?

In soccorso del leader del Carroccio arriva anche il tweet del leghista Claudio Borghi che definisce il presidente del Consiglio "un pazzo. Fra poco - scrive - lo portano via con la schiuma alla bocca. Conte. Oh come avevo ragione quando vi avevo fatto il ritratto di costui".

E da Forza Italia critiche arrivano per Conte anche da Maurizio Gasparri che lo definisce "un poveraccio. "Avendo abbandonato l’Italia senza aiuto - twitta Gasparri - quella persona isterica di Giuseppe Conte urla e si innervosisce in tv, un poveraccio, un incapace, uno sfregio all’Italia che stia lì".

Mentre il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano plaude all'intervento del premier: "Ha tollerato per mesi le falsità di Salvini e Meloni e provando persino a coinvolgerli, senza mai sentire una proposta degna di nota ma solo altre falsità. Oggi ha sbottato, asfaltandoli con la forza della verità. Grazie Presidente Conte", scrive su Twitter.

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