
Il bambino, rapito nel novembre 1993 per indurre il padre Santino Di Matteo collaboratore di giustizia a ritrattare, dopo oltre due anni fu strangolato e sciolto nell'acido
Matteo Messina Denaro ha ammesso di aver ordinato il sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo, ma non di averne commesso l'omicidio, scaricando su Giovanni Brusca la responsabilità di aver ordinato la soppressione del bambino.
Giuseppe Di Matteo, 12 anni, venne rapito il 23 novembre 1993 per indurre il padre Santino - diventato collaboratore di giustizia - a ritrattare le sue rivelazioni. Dopo un calvario di oltre due anni, l'11 gennaio 1996 Giovanni Brusca diede l'ordine di uccidere il bambino: il piccolo fu strangolato e sciolto nell'acido.