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Metalmeccanici: via a trattativa serrata ma nodo resta salario

20 ottobre 2016 | 18.17
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Metalmeccanici: via a trattativa serrata ma nodo resta salario

Si fa serrato il negoziato tra Federmeccanica e Fim, Fiom e Uilm sul contratto dei metalmeccanici che oggi hanno incardinato nella trattativa il capitolo Welfare. Altri incontri sono stati infatti aggiunti al calendario già fissato la scorsa settimana e saranno 6 i round in programma tra il 26 ottobre e l'11 novembre prossimo, tra ristrette e tavoli tecnici, per cercare di spianare la strada al rush finale. Si cercherà di incasellare tutti i temi sul tappeto ad eccezione del salario che resterà volutamente fuori dai tavoli.

E questo almeno fino al 3 e all'8 novembre quando sindacati e imprese si ritroveranno per una 'verifica' politica sullo stato della trattativa e affronteranno quel nodo mai effettivamente sciolto anche dopo l'ultimo rilancio di Federmeccanica che accantonato il salario minimo di garanzia ha proposto un recupero ex post dell'inflazione con percentuali a scalare, zero nel 2016, 100% nel 2017, 75% nel 2018 e 50% nel 2019. Il clima è positivo, la volontà di andare a scoprire le carte c'è ma per annunciare una stretta al negoziato sembra ancora presto.

"Noi abbiamo già fatto uno scatto per raggiungere un'intesa, la nostra nuova proposta sul salario è organica ed equilibrata. Ora i margini di manovra sono ridottissimi. Tocca ai sindacati fare un passo in avanti", dice il direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi al termine del round di oggi rimandando all'incontro dell8 novembre quando "si deciderà come andare avanti". "Per noi lo scenario è chiaro e gli obiettivi anche. Tutto si tiene: gli incrementi salariali si traducono in pochi benefici per i lavoratori ed alti costi per le imprese mentre agendo sul Welfare si risponde alle reali esigenze dei lavoratori", ribadisce.

L'incontro di oggi comunque, dedicato a limare il pacchetto Welfare presentato da Federmeccanica, ha sostanzialmente confermato i 156 euro a lavoratore per l'accesso alla sanità integrativa, estesa a tutti i familiari a carico, e l'aumento dello 0,4 fino al 2% dell'aliquota, esclusivamente a carico dell'azienda, per la previdenza integrativa. E l'accelerazione decisa oggi arriva ad un anno esatto dall'inizio della vertenza.

"Oggi abbiamo definito alcuni testi. Cominciamo a fare concretamente e sul serio. E se è inevitabile che i conti si fanno a consuntivo è la prima volta comunque che alcuni testi come quello sul Welfare, sono condivisi. Resta il nodo sul salario su cui ancora permangono distanze ma l'intensificazione del calendario da la dimensione e il segno della volontà di entrare in una fase stringente", dice il leader Uilm, Rocco Palombella.

Anche la Fim legge l'incontro di oggi come una tappa di avvicinamento anche se non risolutiva: "Abbiamo fatto alcuni passi avanti sui primi capitoli. Si inizia a definire i primi testi che dimostra come quando si negozia poi la soluzione arriva. Due adesso gli step importanti, gli incontri politici di inizio novembre con cui capire se il vento resta ancora in poppa o meno e poi decidere se entrare nella fase finale o no.", spiega Marco Bentivogli, segretario generale Fim. Tutto dipenderà ovviamente, annota ancora, da Federmeccanica perchè sul salario "resta ancora tutto da risolvere".

E che il negoziato viaggi su un filo di lana lo pensa anche il leader Fiom, Maurizio Landini. "Che con questa accelerazione si vada dritto verso una firma ci andrei piano. Il nuovo calendario significa che c'è una volontà di andare a verificare la possibilità di una soluzione", dice. Per arrivare ad una stretta, infatti, "serve una modifica della proposta di Federmeccanica sul salario", dice ancora Landini.

"C'è la volontà di fare il contratto ma per farlo serve che Federmeccanica cambi la sua posizione sul salario" prosegue ricordando come siano stati comunque confermati gli scioperi a oltranza del lavoro straordinario. La linea delle tute blu della Cgil sarà in ogni caso messa a punto nel comitato centrale in programma il 2 novembre a cui parteciperà anche il leader Cgil, Susanna Camusso.

Il nuovo calendario messo a punto oggi prevede, oltre alla segreterie unitarie di Fim Fiom e Uilm convocate per domani, incontri tecnici per il 26 e 27 ottobre; il 3 e l'8 novembre incontri in ristretta; l'8 il 10 e l'11 novembre round ancora a livello tecnico.

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