
Una sfilza di 'like' su Facebook, messi sotto post che accusavano un uomo di antisemitismo e razzismo sono valsi una condanna per diffamazione a un 45enne in Svizzera, primo caso di questo genere. L'uomo, un cittadino di Zurigo, è stato dichiarato colpevole da un tribunale svizzero per aver cliccato il pollice all'insù ad alcuni commenti che accusavano Erwin Kessler, presidente di un'associazione animalista, di essere "razzista", "fascista" e "antisemita".
I fatti risalgono al 2015, scrive il quotidiano elvetico 'Tages Anzeiger', quando il 45 enne ha messo 'mi piace' a una serie di commenti in un gruppo Facebook e nel caso sono state coinvolte più di una dozzina di persone. Alcuni utenti sono già stati condannati per aver scritto i commenti denigratori, ma il 45enne è l'unico, di fatto, ad aver ricevuto una condanna per i soli 'like'. Secondo il giudice, "cliccando sul tasto 'mi piace', l'uomo ha chiaramente approvato il contenuto e lo ha reso suo, contribuendo a diffonderlo".