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Migranti, 5.600 trasferiti da Italia e Grecia in un anno

28 settembre 2016 | 12.29
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Famiglia di rifugiati a Lesbo  (AFP PHOTO) - (AFP PHOTO)
Famiglia di rifugiati a Lesbo (AFP PHOTO) - (AFP PHOTO)

Il programma Ue di riallocazioni di persone bisognose di protezione internazionale dall'Italia e dalla Grecia procede lentamente, anche se il ritmo va aumentando. Dall'ottobre 2015 ad oggi, all'incirca in un anno, secondo i numeri forniti oggi dalla Commissione Europea al termine del collegio dei commissari, sono state riallocate (per riallocazione o trasferimento, relocation in inglese, nel gergo comunitario si intende il trasferimento di una persona bisognosa di protezione internazionale da uno Stato Ue all'altro) 5.651 persone (1.196 dall'Italia e 4.455 dalla Grecia), il 3,5% del totale di 160mila, previsto dalle due decisioni del Consiglio Giustizia e Affari Interni adottate nel settembre 2015, sulla base delle proposte della Commissione, per aiutare Italia e Grecia ad affrontare la crisi migratoria.

Secondo il programma di riallocazione, i richiedenti asilo con un alto grado di probabilità di vedere le proprie richieste approvate vengono riallocati da Italia e Grecia, i due Paesi in cui sono arrivati, in altri Stati membri, dove le loro domande di asilo vengono esaminate. Se la richiesta ha un esito favorevole, al richiedente viene conferito lo status di rifugiato, con il diritto di risiedere nello Stato Ue in cui è stato riallocato. 

Le riallocazioni dovrebbero avere luogo, secondo il programma delle istituzioni comunitarie, nel corso di due anni: tuttavia, assumendo che si proceda al ritmo attuale, ci vorrebbero oltre 28 anni in tutto per riallocare da Italia e Grecia le 160mila persone previste. Il ritmo delle riallocazioni, dopo un inizio stentato, va tuttavia aumentando: in questo mese per la prima volta si sono superate le mille riallocazioni dalla Grecia.

Assumendo un ritmo di trasferimenti anche superiore a quello di settembre 2016 da Italia e Grecia (il più elevato dall'inizio del programma), 1.500 al mese, occorrerebbero quasi nove anni per riallocare 160 migranti. Per trasferire le rimanenti 154mila persone circa previste dal programma nel prossimo anno, bisognerebbe procedere ad un ritmo molto superiore, sopra le 12.800 persone al mese (12.862).  

Va invece molto meglio il programma di reinsediamenti (resettlement, nel gergo comunitario il trasferimento di persone bisognose di protezione internazionale da fuori Ue in uno Stato dell'Ue, ndr), che comprende l'accordo di scambio 'uno a uno' con la Turchia previsto nella dichiarazione Ue-Turchia del 18 marzo 2016 (per ogni siriano respinto dalle isole greche, un altro viene reinsediato nell'Ue direttamente dalla Turchia). Il programma adottato nel luglio 2015 prevedeva oltre 22mila persone reinsediate, con il sostegno del bilancio Ue. Finora sono stati reinsediati 10.695 richiedenti asilo. A fare lo sforzo maggiore è stata la Gran Bretagna, che ha reinsediato 2.200 persone.

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