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Migranti, a Catania i superstiti Donne e bambini tra le vittime

13 maggio 2014 | 21.41
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Migranti, a Catania i superstiti Donne e bambini tra le vittime

E' approdata nel porto di Catania la nave con i 206 superstiti e 17 salme del naufragio avvenuto lunedì a 40 miglia dalla Libia. Anche due bambini, insieme a tre uomini e dodici donne, tra le vittime.

MORTE DUE NEONATE - "Ci sono 12 donne, tre uomini e due bambine molto piccole, una di qualche mese e l'altra di uno-due anni", dice il capitano di fregata, comandante della nave Grecale, Stefano Frumento. "Sulla dinamica sono in corso delle indagini. E' stato comunque un affondamento abbastanza veloce. Questo - spiega - ha catalizzato l'attenzione dei due mercantili che hanno immediatamente messo in mare i mezzi minori per recuperare tutti quanti".

Ancora "non è chiaro il numero dei dispersi", dice Frumento. "I racconti dei sopravvissuti non sono convergenti ma va detto che quel tipo di imbarcazione solitamente porta tra le 200 e le 250 persone. E' difficile comunque dare una cifra ufficiale ma le ricerche stanno continuando".

"Alcuni dei superstiti raccontano di essere partiti con alcuni parenti ma che non li stanno più vedendo. Il naufragio non è avvento in acque libiche - ha continuato il comandante Frumento - ma in acque internazionali. Non sono intervenute le autorità libiche". Tornando sulla dinamica dell'incidente, il comandante della Grecale ha ribadito che si sarebbe trattato di "un ribaltamento. Il mare era calmo non c'erano onde. Tutte le interviste correlate che farà l'autorità giudiziaria porteranno ad una versione chiara di quello che è avvenuto".

Intanto sull'ennesima tragedia dell'immigrazione è tensione tra Italia e Ue. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano definisce "tra il provocatorio e il ridicolo" le parole provenienti dal portavoce del commissario per l'Immigrazione dell'Unione europea, Cecilia Malmstrom, che chiede cosa l'Italia voglia per fronteggiare il fenomeno dell'immigrazione.

FRONTEX - "Vogliono che spieghiamo che sull'operazione 'Mare nostrum' deve esserci la bandiera dell'Europa e che deve occuparsene Frontex - sottolinea il titolare del Viminale - e che siamo la frontiera dell'Unione europea, visto che tutti coloro che chiedono asilo vogliono recarsi negli altri Paesi dell'Europa? Ci facciano il piacere, così muore l'Europa nel cuore dei cittadini". E aggiunge: "Queste cose le abbiamo spiegate in tutte le sedi e in tutti i vertici. Vogliono che gli scriviamo una letterina? Tra poco ho un appuntamento con la Malmstrom e queste cose gliele dirò al telefono".

UE - La Commissione europea "ha messo in campo tutti i mezzi a propria disposizione per sostenere l'Italia" nella gestione dei flussi di migranti nel Mediterraneo. E' quanto aveva ribadito Malmstrom, dopo le ultime tragedie avvenute nel Mediterraneo. "Tutto quello che è stato richiesto e che era nei limiti delle competenze della Commissione è stato fatto e messo in campo" aveva spiegato, aggiungendo che la Commissione è pronta ad ascoltare le nuove richieste che l'Italia vorrà avanzare.

PINOTTI - Per il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, "in questa emergenza umanitaria pensiamo che sia importante anche l'intervento dell'Onu". E ha aggiunto: "L'Italia non può essere lasciata da sola. Sia l'Europa ad assumersi una responsabilità e noi pensiamo che sia importante anche l'intervento dell'Onu, perché i due terzi di coloro che fuggono da situazioni di difficoltà e di guerra, in particolare da Centro Africa, Mali e Siria, sono persone che hanno diritto di asilo".

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