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Migranti, arrivano i Centri per il rimpatrio. Il primo a Bari

25 maggio 2017 | 11.48
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Immagine d'archivio (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)
Immagine d'archivio (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)

"Il ministero dell'Interno ha istituito un gruppo di lavoro con i rappresentanti delle regioni e del Viminale per arrivare all'individuazione delle località dove realizzare i Centri per il rimpatrio" previsti dalla legge Minniti. Lo ha riferito davanti alla Commissione migranti il prefetto Gerarda Pantalone, capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno.

"La legge approvata prevede tempi e posti: 500 posti per il prossimo anno, poi gli altri nell'anno successivo fino ad arrivare a 1.600 - ha ricordato -. Siamo partiti da subito perché l'interesse del ministro Minniti, se le regioni ci aiutano, è riuscire a partire già da ieri".

"Il primo centro che sarà attivato è a Bari Palese perché i lavori di ristrutturazione di una struttura già esistente sono terminati ed è in fase di emanazione il bando per la gestione. Appena darà gli esiti, il centro sarà operativo", ha spiegato il prefetto, ricordando che "allo stato si sta lavorando all'individuazione delle località".

Il prefetto Pantalone è poi entrata nel dettaglio: "Roma, dove esistono solo 125 posti dedicati alle donne, ne avrà altri 125 per gli uomini. I lavori sono già in corso, la struttura era stata danneggiata. A Torino attualmente ci sono 118 posti e sono in fase di definizione lavori per ulteriori 35 posti fino ad arrivare ai 180 previsti. A Potenza è in corso di riadattamento una struttura che in passato era stata ipotizzata come Cie e mai aperta: i lavori sono già in corso per 150 posti e saranno completati entro la fine dell'anno. In Friuli la scelta è convenuta sull'attuale centro di Gradisca d'Isonzo: convertire una parte della struttura utilizzata come centro accoglienza in centro di rimpatrio con contestuale ridistribuzione sul territorio regionale degli ospiti in accoglienza 100 posti".

"Per la Sardegna - ha proseguito - è stato scelto Iglesias, 100 posti, ex casa mandamentale, dove sono da fare lavori di riadattamento. In Calabria è stato ipotizzato costruzione Cpr a Mormanno, in un'area utilizzata come campo base per lavori di costruzione della Salerno-Reggio Calabria. In Emilia Romagna a Modena è prevista la ristrutturazione dell'ex Cie per 60 posti. In Lombardia a Montichiari una ex caserma una parte della quale e attualmente destinata all'accoglienza dei richiedenti asilo, anche qui si faranno lavori di adeguamento per 100 posti. In Campania tra 100 e 150 posti a Santa Maria Capua Vetere in ex caserma usata per prima emergenza nordafricana".

"Queste - ha concluso il prefetto - sono le ipotesi attivabili su cui si sta lavorando. Siamo in attesa dell'ok formale da parte delle Regioni. Non è facile, perché tutti i territori rappresentano le proprie difficoltà".

ACCOGLIENZA - Inoltre, secondo i dati forniti dal prefetto Pantalone alla Commissione migranti, "nel Def 2017 sono previsti per il fenomeno dell'immigrazione da 4,2 miliardi a scenario normale a 4,6 miliardi a scenario di crescita dei flussi. Di questi il 68,2%, pari a 2,8 miliardi, è destinato all'accoglienza, il 18,8% al soccorso in mare, il 13% all'assistenza sanitaria".

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