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Ue: oltre metà dei profughi tra Germania, Francia e Spagna

07 settembre 2015 | 09.05
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Dall'Italia 39.600 persone saranno trasferite in altri Paesi

(Afp)
(Afp)

La Commissione europea sta ultimando le nuove proposte del programma per l'immigrazione, dopo quelle presentate a maggio, e si prepara a un nuovo scontro con gli Stati membri. L'esecutivo di Bruxelles proporrà di redistribuire in due anni 160 mila persone, 120 mila in più rispetto alle 40 mila proposte a maggio, misura bocciata dagli Stati membri che si erano accordati sulla ricollocazione di 32 mila rifugiati. Di questi, 54.000 saranno trasferiti dall'Ungheria, 66.400 dalla Grecia e 39.600 dall'Italia. Una ripartizione che riflette lo spostamento verso Est delle rotte utilizzate dai migranti negli ultimi mesi: da quella via mare dalla Libia verso l'Italia a quella via terra che dalla Turchia passa attraverso Grecia, Macedonia e Serbia fino all'Ungheria.

Germania, Francia e Spagna, secondo le nuove proposte, accoglieranno il 59% dei 120 mila richiedenti asilo che si trovano in Italia, Grecia e Ungheria. Alla Germania dovrebbero essere assegnate 31.433 persone, alla Francia 24.031 e alla Spagna 14.931. I numeri, però, non sono ancora definitivi, perché nella lista non sono ancora stati calcolati i rifugiati che alcuni Paesi non Ue hanno annunciato di voler accogliere, come Norvegia, Svizzera, Islanda e Liechtenstein, mentre la Danimarca deve ancora chiarire la propria posizione.

Le proposte della Commissione saranno due. La parte temporanea riguarda la redistribuzione dei 160 mila e avrà bisogno solamente di un parere dell'Europarlamento e della maggioranza qualificata del Consiglio Ue. Il piano permanente - che comprende il meccanismo per la redistribuzione dei richiedenti asilo da attivare in stato di crisi- per essere approvato necessita del voto dell'Aula di Strasburgo e della maggioranza qualificata del Consiglio.

L'esecutivo di Bruxelles sta inoltre lavorando alla lista dei Paesi sicuri, quelli senza guerre, persecuzioni o violazioni dei diritti umani i cui cittadini non vedranno accolta l'eventuale domanda di asilo. Nella lista sono stati inseriti i Paesi dei Balcani che non fanno parte della Ue (Bosnia Erzegovina, Serbia, Kosovo, Albania, Montenegro e Moldavia) e la Turchia, mentre sono rimasti fuori Marocco e Tunisia.

La Gran Bretagna, da parte sua, accoglierà altri 20mila rifugiati siriani, provenienti dai campi profughi delle Nazioni Unite nei prossimi cinque anni, come ha annunciato in Parlamento il premier britannico David Cameron.

UNGHERIA - Il ministro della Difesa ungherese, Csaba Hende, ha presentato le sue dimissioni, che sono state accettate dal premier Viktor Orban. Lo riferisce l'agenzia di notizie ungherese Mti. Le dimissioni sono arrivate dopo una riunione sulla questione dell'arrivo di migranti e rifugiati nel Paese. Ancora non sono state fornite informazioni ufficiali sul motivo della decisione di Hende, che verrà sostituito momentaneamente dal segretario di Stato Istvan Simicsko.

MONACO - Intanto, fino a 10.000 migranti dovrebbero arrivare in queste ore a Monaco di Baviera attraverso l'affollato precorso ferroviario dell'Ungheria e dell'Austria. Lo ha riferito dalla stazione ferroviaria principale di Monaco Christoph Hillenbrand, governatore dell'Alta Baviera, spiegando che il numero comprende tre treni speciali che arrivano da Vienna con 2.100 persone a bordo. Le autorità bavaresi stanno lavorando per gestire la situazione al meglio ma l'auspicio di Hillenbrand è che alcuni dei treni in arrivo siano state destinate ad altri Stati tedeschi. "Qui siamo al limite", ha detto, dopo un fine settimana in cui quasi 20.000 persone hanno presentato domanda di asilo politico. Di questi circa i due terzi sono stati sistemati all'interno del Land bavarese, lo Stato più grande della Germania.

Per affrontare l'emergenza, la coalizione di governo tedesca guidata dalla cancelliera Angela Merkel ha deciso di destinare 6 miliardi di euro alla gestione della crisi dei migranti cui il Paese sta facendo fronte. Il pacchetto di misure - concordato al termine di colloqui che si sono protratti nella notte - è suddiviso in una parte equivalente a tre miliardi di euro a livello di bilancio federale e una di 3 miliardi da destinare agli stati e governi locali per gestire in loco l'accoglienza dei migranti.

"Lo sconvolgente" flusso di migranti verso la Germania "occuperà e cambierà" il Paese nei prossimi anni, ha detto Merkel, che ha ringraziato i volontari per quello che hanno fatto negli ultimi giorni per i rifugiati, "dipingendo un quadro della Germania che può renderci orgogliosi del nostro Paese". La cancelliera ha poi chiarito che chi ha bisogno di protezione la riceverà, "ma quelli che non hanno possibilità di ricevere asilo saranno rimandati indietro rapidamente".

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