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Migranti, Casarini: "Per Draghi foto 'inaccettabili'? Ma nel governo ci sono sciacalli"

26 maggio 2021 | 13.21
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Dura presa di posizione del capo missione di Mediterranea dopo le parole del premier sui bimbi morti in Libia

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Il Presidente Draghi ha definito "inaccettabili" le immagini dei piccoli corpi senza vita sulla spiaggia di Zwara, in Libia. È esattamente così, inaccettabile. Ma allora il Presidente dovrebbe definire inaccettabile il sistema che provoca queste morti continue". A dirlo all'Adnkronos è Luca Casarini, capo missione di Mediterranea. "Quel 'patto Italia-Libia' che costringe migliaia di bambini a vivere dentro campi di concentramento dove sono esposti alle più brutali sofferenze - aggiunge Casarini - E' inaccettabile che il soccorso in mare sia stato sospeso in favore di una attività di "polizia di frontiera" - perché questo è quello che fanno le milizie libiche travestite da "guardia costiera" - che ha catturato e deportato di nuovo in quei campi migliaia di persone dall'inizio dell'anno".

"È inaccettabile che per meri calcoli politici ed elettorali, questi bambini siano morti cosi, con i loro genitori, tentando di scappare da quelle prigioni - spiega ancora Luca Casarini - E mentre accade questo, e accade ogni giorno, qualche sciacallo che fa parte del governo del Presidente Draghi, ha il coraggio di definire "turisti a spese nostre" le donne, gli uomini e i bambini che riescono a salvarsi e chiedono accoglienza sulle nostre coste". "Anche questo è inaccettabile. Parlare di "difesa dei confini" mentre i bambini annegano è inaccettabile. Questo sistema inoltre alimenta il traffico di esseri umani, perché non esistono vie legali e sicure per scappare dall'inferno libico", prosegue Casarini.

E poi prosegue: "È inaccettabile che si continui a dire che "meno partono e meno muoiono": quelli che rimangono in Libia sono ridotti allo stato di schiavitù, sottoposti a torture e stupri, uccisi senza che nessuno lo sappia". "E infine è inaccettabile che continui la guerra e la criminalizzazione con inchieste pilotate e fasulle contro chi fa soccorso civile in mare - spiega ancora Casarini - finché gli Stati continueranno con le politiche di morte, noi continueremo ad andare in mare per aiutare i nostri fratelli e sorelle".

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