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Migranti, Casarini: "Ue da culla civiltà a prigione umanità, no fili spinati"

08 ottobre 2021 | 15.15
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Il capomissione di Mediterranea: "Senza alcuna vergogna e senza alcuno scrupolo Istituzioni della civilissima Europa chiedono di implementare violazioni dei diritti umani"

(Fotogramma)
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"Dodici Stati europei chiedono all'Ue più soldi per finanziare filo spinato, muri, pattuglie e commandos armati da scatenare contro donne, uomini e bambini che cercano rifugio. Senza alcuna vergogna e senza alcuno scrupolo Istituzioni della civilissima Europa chiedono di implementare le violazioni dei diritti umani che già sono in atto alle frontiere esterne. Il Mediterraneo, trasformato in una enorme fossa comune degli innocenti, fa scuola". Così Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, commenta con l'Adnkronos la lettera con cui 12 Stati (Austria, Cipro, Danimarca, Grecia, Lituania, Polonia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia e Slovacchia) chiedono di rafforzare le misure alle frontiere contro i migranti.

"Invece di porsi il problema - dice Casarini a bordo della nave di soccorso civile Mare Jonio - di come aiutare esseri umani che chiedono solo di poter sopravvivere a cambiamenti climatici, guerre, miseria, tutte cose provocate nei loro Paesi d'origine dalla follia di economie occidentali basate su emissione di anidride carbonica e sfruttamento di idrocarburi, vendita di armi e sfruttamento della forza lavoro locale a livello di semi schiavitù, hanno il coraggio di rivendicare respingimenti di massa, confinamenti, violenze 'dissuasive' contro persone che migrano". Una richiesta che fa dell'Unione Europea "non la culla della civiltà, ma la prigione dell'umanità", avverte il capomissione di Mediterranea Saving Humans. "Come europei continueremo a disobbedire alla logica dei muri e dei fili spinati e a praticare solidarietà contro l'odio e l'ingiustizia - conclude -. Il filo spinato e i campi di concentramento non andavano bene ad Auschwitz e non vanno bene nemmeno ora".

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