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Migranti: Intersos e Ibm assieme per cartelle cliniche nel cloud

09 marzo 2016 | 17.33
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Migranti: Intersos e Ibm assieme per cartelle cliniche nel cloud

Un'app Android abbinata a una web application per personal computer che permette al personale di Intersos a Crotone di registrare una cartella clinica dei migranti in arrivo con informazioni anche video, foto e in formato audio. L'app nasce dal lavoro congiunto tra il personale medico di Intersos che partecipa al progetto Mesoghios e un team tecnico di Ibm, attraverso il suo programma internazionale Impact Grants. La soluzione tecnologica, ospitata nel Cloud Data Center di Big Blue a Milano è completamente sviluppata da un team tecnico italiano

La necessità di questa app nasce dal fatto, si legge in una nota, che molte delle persone assistite non hanno traccia della loro storia clinica quando arrivano e questo mette a dura prova i medici che devono diagnosticare patologie di diversa natura e seguirne gli sviluppi nelle visite successive. Disporre di una banca dati provvista di immagini permette analisi accurate sulle patologie e sui progressi rilevati, rendendo più pratico ed efficace il lavoro del personale medico. Il paziente, inoltre, potrà ricevere via mail, e portare con sé, la propria cartella clinica facilitando il lavoro dei medici con cui entrerà in contatto in altri contesti e il follow up delle condizioni cliniche patologiche in corso.

Dopo una prima fase di sperimentazione da parte del personale medico di Intersos, l’implementazione del database verrà ora progressivamente estesa, previa adeguata formazione degli operatori e nella piena garanzia della privacy dei pazienti, alla rete di associazioni attive sul territorio di Crotone nell’assistenza e accoglienza ai migranti, per fornire una risposta sempre più efficace ai bisogni di salute delle persone assistite.

La novità è stata presentata a Crotone dal direttore generale della Ong Intersos Kostas Moschochoritis, e quello della Fondazione Ibm Italia Angelo Failla, alla presenza del sindaco Peppino Vallone e al Commissario della Asp Sergio Arena.

"Attraverso questo programma, sviluppato dalla Fondazione Ibm Italia, l’azienda affianca importanti organizzazioni non profit per renderne più efficace l’azione. Le soluzioni realizzate, che prevedono la donazione di servizi e software selezionati, sono messe a punto sulla base delle esigenze di chi ne beneficia. I dati utilizzati e gli scenari d’uso sono quelli forniti e descritti dalle stesse organizzazioni", ha detto Failla.

Mentre per Moschochoritis, "con il progetto Mesoghios, Intersos fornisce assistenza medica a migranti e rifugiati presenti nel territorio di Crotone. I numeri sono rilevanti: solo nell’ultimo anno i migranti passati dall’ambulatorio sono stati oltre 2mila. La soluzione realizzata con la partnership tra Fondazione Ibm Italia e Intersos è un passo avanti molto importante e concreto nella sfida della messa a punto di interventi sempre più efficaci per migliorare la capacità di risposta della rete sanitaria italiana e per garantire la tutela della salute dei migranti".

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