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Migranti, operazione 'Sophia': al via addestramento Marina libica

02 novembre 2016 | 13.42
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(L'Ammiraglio Enrico Credendino)
(L'Ammiraglio Enrico Credendino)

Formare gli equipaggi della Marina libica, addestrarli alle attività di pattugliamento e soccorso per un successivo impiego lungo le coste della Tripolitania, da dove parte il 90% del flusso migratorio verso le coste italiane: questo l'obiettivo che la missione europea Eunavformed Sophia vuole raggiungere "entro la prossima estate". A sottolinearlo l'Ammiraglio Enrico Credendino, comandante dell'operazione 'antiscafisti' della Ue, che oggi alla stampa estera ha presentato i risultati dell'attività svolta dal 18 aprile 2015 ad oggi e delineato il futuro della missione.

Finora sono stati sequestrati 337 natanti (tra cui cinque pescherecci), 99 scafisti sono stati consegnati alle autorità di polizia, 29.317 i migranti salvati. Perché se è vero che salvaguardare la vita in mare non è nel mandato primario di Eunavformed, "il soccorso è un obbligo legale e un dovere morale. E' proprio per evitare che ci siano 3.500 morti all'anno che vogliamo promuovere la formazione della Marina libica", ha detto Credendino. Dall'inizio della missione "gli scafisti hanno perso la libertà di movimento che avevano e non sono più in grado di recuperare le imbarcazioni".

L'addestramento della Marina libica alle attività di pattugliamento, ricerca e soccorso avverrà in tre fasi, fino alla prossima primavera. La prima, già in corso da alcuni giorni, prevede la formazione, in 14 settimane, dei primi 78 operatori libici sulla nave anfibia italiana San Giorgio e su una nave olandese. Le altre due fasi prevedono attività formative a terra (14 settimane) e un addestramento avanzato per la durata di altre 8 settimane.

Le attività di formazione, ha aggiunto Credendino, saranno condotte in collaborazione con Frontex e con la Nato e in partnership con le organizzazioni non governative e l'Unhcr. Dopo la conclusione dell'addestramento, le attività di assistenza continueranno fino alla formazione di un comando centrale di controllo in territorio libico, quindi "presumibilmente fino al 2018".

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