"Sono chiacchiere per mettere pressione, ma sono tre mesi che andiamo avanti così. Non sono cose che mi interessano e sicuramente non mi sconcerto. Può anche non far piacere prima di una partita del genere (contro il Carpi nei quarti di coppa Italia, ndr), ma la società ha detto che non era vero e tutto è finito là. Sono troppo intelligente per cadere nelle trappole, sono sempre stato e sono sereno". Il tecnico del Milan, Sinisa Mihajlovic, commenta così le indiscrezioni sull'incontro fra Silvio Berlusconi e Marcello Lippi che pongono nuove ombre sul suo futuro nel club rossonero. "Quante percentuali mi do di rimanere al Milan fino a fine stagione? Non mi do nessuna percentuale", risponde Mihajlovic.
"Non mi sono mai preoccupato di queste cose, anche perché vedo i ragazzi tutti i giorni, so come si comportano e quanto ci tengono a fare risultato. Io penso partita per partita, cerco sempre di dare il massimo e di tirare fuori il massimo dai miei giocatori. Fa parte del mio lavoro, sono abituato perché sono tre mesi che vado avanti così. Se vinco potrei vincere meglio, se perdo la prossima partita sarà decisiva. Sicuramente la partita di domani è fondamentale", evidenzia il tecnico.
"Dobbiamo cercare di passare il turno, poi dopo c'è la Fiorentina e si vedrà. Ma si andrà avanti così fino alla fine dell'anno, poi si faranno i conti e si deciderà. Non sono cose a cui penso adesso. Sono contento e onorato di essere l'allenatore del Milan e di questo ringrazierò per tutta la vita il presidente Berlusconi e Galliani che mi hanno scelto. Io non sono uno che si tira indietro o che molla e non mi preoccupo di tutto quello che viene scritto. Ho fiducia nel mio lavoro , in questi ragazzi e in me stesso".