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Calcio: Mihajlovic, contro Perugia con i migliori, vogliamo la Coppa Italia

16 agosto 2015 | 17.39
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Sinisa Mihajlovic  - INFOPHOTO
Sinisa Mihajlovic - INFOPHOTO

"Domani comincia la nuova stagione e da domani sera non conterà solo fare bella figura. Vogliamo vincere la Coppa Italia, specialmente quest'anno che non abbiamo le coppe europee e per questo motivo farò giocare il miglior Milan possibile. Lo dirò anche ai ragazzi, ogni partita va affrontata come una finale, questa dev'essere la nostra mentalità". Lo ha detto Sinisa Mihajlovic.

Il tecnico del Milan carica la sua squadra alla vigilia dell'esordio stagionale in un match ufficiale, quello contro il Perugia nel terzo turno di Coppa Italia. "Con tutte le squadre contro cui giocheremo dovremo abituarci al ruolo di favoriti", ha sottolineato Mihajlovic nella conferenza stampa della vigilia.

"Quando hai questo ruolo devi solo scendere in campo, giocare bene e vincere. Spero -ha aggiunto Mihajlovic- che domani dipenderà solo da noi, con tutto il rispetto per il Perugia. Sarà una battaglia, ma se noi giochiamo come sappiamo, soltanto la vittoria ci potrà soddisfare".

L'allenatore serbo annuncia la coppia centrale in difesa e si dice soddisfatto di queste prime settimane di lavoro con la squadra: "Giocheranno Alessio Romagnoli e Rodrigo Ely. E' da un mese di mezzo che stiamo lavorando e abbiamo cambiato tanto. Siamo a buon punto, a parte due partite in Germania, le altre che abbiamo giocato abbiamo fatto dei progressi. Mi aspetto dei miglioramenti anche domani".

Bocca cucita dell'allenatore sul mercato: ""Io di mercato ne parlo solo con i miei dirigenti. Loro sanno bene se c'è bisogno di intervenire e dove intervenire. Soriano? Non parlo di giocatori che non alleno. Lo conosco bene ma io parlo solo dei miei giocatori".Sui rapporti con il presidente Silvio Berlusconi Mihajlovic spiega: "Non ho paura di confrontarmi con lui né con nessuno. E' il presidente più vincente della storia del calcio, può essere solo un piacere, ma bisogna rispettare i ruoli. In questi due mesi siamo stati cinque giorni a Milano e tutti gli altri eravamo fuori, però ci siamo sentiti spesso per telefono ed è stato positivo per me. Così come i confronti quotidiani con il dottor Galliani".

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