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Milano, 4 indagati per discarica abusiva in via Chiasserini

12 luglio 2022 | 16.27
LETTURA: 3 minuti

Un dipendente Amsa accusato di peculato e corruzione

Milano, 4 indagati per discarica abusiva in via Chiasserini

Trasportavano e stoccavano i rifiuti in una discarica abusiva di via Chiasserini, a Milano, dove un dipendente Amsa, loro complice, in parte li recuperava con un mezzo della municipalizzata, per trasportarli in discarica. E' quanto emerge al termine delle indagini preliminari svolte dagli agenti del Comando decentrato del Municipio 8 della Polizia locale su un'attività illecita organizzata da un'impresa edile di Settimo Milanese.

Quattro le persone indagate, due italiani, un albanese e un nigeriano, denunciati per trasporto illecito di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva, in concorso tra loro. Il dipendente Amsa, in aggiunta, è accusato di peculato, per aver utilizzato a proprio vantaggio il veicolo di cui disponeva e ancora, in concorso con il titolare della ditta, dovrà rispondere di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio.

Dalle indagini, avviate lo scorso dicembre e condotte anche con l'utilizzo di fototrappole e dispositivi di localizzazione Gps, è emerso che il titolare dell'impresa edile, insieme a due suoi dipendenti, era stato notato compiere ripetuti movimenti in via Chiasserini a bordo di due autocarri. In quest’area, con l'ausilio del dipendente Amsa, venivano in parte abbandonati e in parte ricaricati sul mezzo della municipalizzata materiali di varia natura, alcuni classificabili come rifiuti speciali e pericolosi.

L'operatore Amsa portava poi il mezzo carico in discarica riferendo di aver trovato il contenuto in stato di abbandono. Altre volte invece inviava una segnalazione sulla presenza di rifiuti da rimuovere; poiché si trattava di rifiuti speciali, per la rimozione venivano chiamate ditte terze, con un conseguente aggravio di spese quantificate in totale in circa 13 mila euro.

La presenza dell'operatore e dell'autocarro con la livrea dell'azienda dei rifiuti garantiva una solida copertura al personale dell'impresa di Settimo Milanese. Più volte infatti alcuni passanti avevano notato gli strani movimenti, ma proprio in virtù della presenza del furgone Amsa non avevano segnalato o denunciato l'abbandono dei rifiuti convinti si trattasse di un'operazione lecita. Gli inquirenti sono inoltre riusciti a filmare diversi scambi di denaro tra l'imprenditore di Settimo e l'operaio di Amsa.

Durante il periodo delle indagini gli investigatori della Polizia locale hanno rilevato, oltre a macerie e materiali edili vari, anche l'abbandono di almeno venti estintori e quaranta taniche contenenti liquidi pericolosi di varia natura, tra i quali rifiuti di industria grafica e olii esausti, sottoposti immediatamente a sequestro.

"Sappiamo che esistono a Milano aree critiche per l'abbandono dei rifiuti e per questo in collaborazione con Amsa stiamo incrementando la rete di videosorveglianza che ha già dimostrato la sua efficacia", assicura in una nota l'assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli.

A conclusione dell'attività investigativa della Polizia locale, sono stati emessi dall’autorità giudiziaria decreti di perquisizione a carico degli indagati e di sequestro preventivo per i due veicoli utilizzati per scaricare i rifiuti che, ai sensi del testo unico ambientale, saranno oggetto di confisca.

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