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Milano, abusi su sei giovani pazienti: arrestato medico

08 giugno 2022 | 13.44
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Il dirigente di un'importante struttura sanitaria pubblica è stato sospeso in attesa del procedimento penale

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Un medico dell'Ats di Milano è stato arrestato per violenza sessuale nei confronti di alcune sue giovani pazienti. L'indagine che ha portato all'arresto del dirigente infettivologo, era stata avviata nel dicembre 2021, dopo la denuncia di una ragazza che ha descritto per prima gli abusi verbali e fisici subiti. Dopo di lei racconti analoghi sono stati poi forniti da altre pazienti della struttura.

"M.D.A., 43 anni, è un uomo spregiudicato, privo di qualsiasi scrupolo", sostiene il gip di Milano Giulio Fanales nell'ordinanza con cui ha disposto i domiciliari per l'uomo. Approfittando della paura delle pazienti ha messo in atto condotte di particolare "gravità e crudeltà, subdole e ricattatorie" nonostante gli ammonimenti del responsabile del centro.

Già nell'agosto del 2021 era giunta all'Ufficio relazioni con il pubblico dell'Ats una segnalazione anonima. Ne era nata un'indagine interna, ma il medico aveva potuto continuare a svolgere la propria attività, continuando le violenze. Questa volta l'inchiesta condotta dalla polizia su coordinamento dal V dipartimento della Procura di Milano, ha evidenziato "gravi indizi di colpevolezza a carico del medico, con riferimento a una sequenza di violenze sessuali, consumate in danno di sei giovani pazienti del centro sanitario".

Per il giudice l'indagato mostra "una spiccata capacità a delinquere" poiché "ha agito senza manifestare alcun tipo di scrupolo in merito alla scelta delle vittime, ragazze giovani e il più delle volte psicologicamente fragili: il medico ha più volte, a fronte dei problemi personali confessati dalle ragazze, offerto un sostegno psicologico con il fine di instaurare un rapporto di fiducia con le stesse per poi agire nel suo intento illecito con maggiore facilità", sottolinea il magistrato nell'ordinanza.

Se in due occasioni è entrato in azione al di fuori della struttura sanitaria, la sua spregiudicatezza "è desumibile dall’assenza di qualunque tipo di scrupolo di essere scoperto, dal momento che i luoghi in cui si sono realizzati quasi la totalità dei fatti di reato sono proprio gli ambulatori della struttura, ambienti facilmente accessibili dal resto del personale sanitario". Non solo: "L'attitudine criminale del D.A. emerge dalle numerose chat a contenuto erotico rinvenute dagli inquirenti nel corso dell’attività d’indagine; si rileva, pertanto, la totale inadeguatezza di un’eventuale misura non custodiale alternativa, in quanto insufficiente ad impedire con certezza all’indagato qualsiasi contatto con ulteriori eventuali vittime, adescabili in qualunque circostanza della vita quotidiana".

Dopo le perquisizioni e il sequestro di materiale cartaceo e informatico nella struttura pubblica e nella sua abitazione, il dirigente è stato sospeso in via disciplinare, in attesa degli esiti del procedimento penale a suo carico.

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