L'ex sindaco: "Di definitivo c'è solo la morte"
"Se escludo al 100% di candidarmi a sindaco di Milano? Le condizioni che ho scritto in una lettera per spiegare i motivi della mia scelta sono vere, rappresentano la verità. Però siccome di definitivo c'è solo la morte io non so che può succedere da qui a qualche giorno. Un piccolo spiraglio lo lasciamo perché di definitivo c'è solo la morte". Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l'ex sindaco di Milano ed europarlamentare Gabriele Albertini.
Conferma, nel caso di candidatura, di aver pensato di proporre a Beppe Sala l'eventuale ruolo di vicesindaco? "Questa cosa mi ha molto infastidito perché Beppe Sala l'ha presa come una battuta. La mia era una proposta molto seria e mi dà molto fastidio che lui non l'abbia capito".
Nel caso decidesse di candidarsi lei crede di poter battere l'attuale primo cittadino? "I sondaggi di Mannheimer dicono che vinco ancora prima di scendere in campo, quelli della Ghisleri dicono che saremmo quasi pari. Insomma, ce la giocheremmo, come una monetina con testa o croce".