Stop alle tasse sulla birra. "Oggi, quando beviamo un 'bionda', un sorso su due se lo beve lo Stato". Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi la mozione presentata dal leghista Fabrizio Cecchetti per alleggerire il peso fiscale, giudicato eccessivo, con cui il governo ha tassato una delle bevande più antiche e apprezzate dagli italiani. "Basta tasse e accise - dice il vicepresidente della Lombardia Cecchetti - rischiano di uccidere un settore nascente come i birrifici artigianali in grado di offrire occupazione e prodotti di qualità".
La Lombardia è la prima regione italiana per numero di aziende brassicole e ha un ruolo unico sul piano nazionale nella produzione di bionde artigianali con 124 realtà tra microbirrifici e brew pub, oltre a due stabilimenti industriali, per un bacino di quasi 5 milioni di consumatori. La mozione, votata a larga maggioranza (astenuto il gruppo Patto Civico Ambrosoli Presidente), intende fare pressing sul Governo per diminuire le accise e attivarsi presso l’Unione Europea per ottenere il riconoscimento della birra come prodotto agricolo, e gli aiuti economici connessi.
A rischio, secondo Cecchetti, un settore che conta quasi 5.000 occupati, molti under 35. "Questi aumenti – continua il vicepresidente del Consiglio lombardo - hanno portato anche alla perdita di posti di lavoro". Secondo uno studio commissionato da Assobirra, l’associazione degli industriali della birra e del malto, in due anni gli occupati nella filiera sono passati da 144mila a 136mila, con un calo del 5,5%.