Sono arrivati questo pomeriggio in Stazione Centrale a Milano 74 cittadini siriani, tra cui 25 bambini, provenienti da Catania. A questi vanno aggiunte 22 persone di quattro famiglie arrivate spontaneamente nel centro di accoglienza di via Fratelli Zoia e altre 18 inviate dalla questura. Secondo l'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, "assistiamo a una totale assenza di una politica nazionale dell'accoglienza".
A fronte di una "positiva collaborazione con la prefettura di Milano - prosegue Majorino - non possiamo che registrare una totale incapacità, a livello di governo centrale, di gestire dei flussi che sono ampiamente ipotizzabili, dato che queste persone sono già presenti sul territorio nazionale". I profughi verranno ospitati nei due centri di via Fratelli Zoia e via Aldini già adibiti all'accoglienza in emergenza delle famiglie siriane attraverso la mobilitazione degli enti del terzo settore e dell'associazionismo, tra cui Progetto Arca, Giovani musulmani e Consorzio Farsi Prossimo.
"Con questi arrivi - conclude Majorino - abbiamo esaurito la nostra capacità di accoglienza. Nei prossimi giorni rischiamo di essere costretti a non poter dare più ospitalità nelle nostre strutture, dove già si trovano 2.700 persone provenienti, in maggioranza, da altre città. Facciamo presente che Milano da ottobre a oggi si è fatta carico, tra senzatetto e profughi siriani, di più di cinquemila persone, una cifra non più sostenibile".
