Chiuse le indagini della Procura di Milano per i cinque animalisti che lo scorso 20 aprile avevano fatto irruzione nel dipartimento di Farmacologia dell'università degli Studi di Milano aprendo le gabbie di roditori e topi e bloccando il lavoro dei ricercatori.
Nei giorni scorsi, la Digos ha provveduto a notificare l'avviso di conclusione a F.G. 41 anni di Torino, P.M. 46 anni di Milano, G.R. 30 anni di Brescia, L.A. 26 anni di Milano e DM. F. 36 anni di Milano. A carico dei cinque, vari reati tra cui l'invasione di terreni o edifici, il deturpamento e imbrattamento di cose altrui, la violenza privata e il danneggiamento.
I fatti di aprile erano accaduti a margine di una manifestazione indetta dal 'Coordinamento Fermare Green Hill', network che raccoglie numerosi sodalizi animalisti. I militanti, raggiunti i laboratori del dipartimento, avevano srotolato uno striscione e si erano incatenati ai maniglioni antipanico, chiedendo la liberazione degli animali ai vertici dell'Ateneo.
La trattativa con l'università era durata diverse ore. Verso le ore 20, i vertici accademici, consapevoli che la manomissione delle gabbie aveva inficiato l'esito degli esperimenti in atto, con un danno economico quantificabile in parecchie decine di migliaia di euro, avevano permesso ai militanti di lasciare il dipartimento portando con sè tutti gli animali che fossero in grado di trasportare.
I cinque, identificati, avevano lasciato l'istituto accolti dalle grida di giubilo dei manifestanti all'esterno e portando via alcune decine di topi e ratti e conigli.
