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Sanità: Milano, dimesso bimbo nato da madre in morte cerebrale

22 gennaio 2015 | 13.12
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Ospedale San Raffaele: "Sta bene, pesa 2 chili e 600 grammi". "Tutti i controlli di routine previsti per la nascita prematura hanno evidenziato un quadro di normalità. Durante la degenza ha avuto un decorso "regolare e privo di complicanze"

(Foto Xinhua)
(Foto Xinhua)

Sta bene, pesa 2 chili e 600 grammi ed è stato dimesso dall'ospedale San Raffaele di Milano il bimbo nato il 18 dicembre scorso da una donna in stato di morte cerebrale, che i medici dell'Irccs di via Olgettina avevano tenuto attaccata alle macchine per far proseguire la gravidanza fino a che il feto fosse abbastanza maturo da poter venire alla luce. "Tutti i controlli di routine previsti per la nascita prematura hanno evidenziato un quadro di normalità", informa l'Istituto.

La donna, una milanese di 36 anni, era arrivata al San Raffaele il 21 ottobre 2014 in condizioni di morte cerebrale a causa di un'emorragia e si trovava alla 23esima settimana di gravidanza. Ricoverata nel Reparto di Neurorianimazione diretto da Luigi Beretta, per 9 settimane il suo corpo ha ricevuto supporti respiratori, cardiocircolatori e nutrizionali, finalizzati a consentire la progressiva maturazione del feto. L'obiettivo era quello di raggiungere almeno la 28esima settimana di gestazione e così, arrivati alla 32esima, l'équipe di Ginecologia e Ostetricia diretta da Massimo Candiani aveva deciso di procedere al cesareo. Il piccolo era venuto alla luce in buone condizioni e pesava 1 chilo e 800 grammi. I familiari della madre avevano acconsentito alla donazione degli organi della donna.

"Questo caso umanamente e scientificamente eccezionale è stato gestito grazie a un'autentica collaborazione multidisciplinare che ha consentito l'esito neonatale ottimale", commenta Candiani. "Si parla spesso di approcci multispecialistici al paziente e in questo caso le molte competenze messe in campo sono state realmente straordinarie, consentendoci di dimostrare cosa intendiamo per gestione completa della gravidanza, anche nelle sue più complesse manifestazioni".

Il bebè, nato poco più di un mese fa in "condizioni generali buone" e "con autonoma attività respiratoria", durante la degenza ha avuto un decorso "regolare e privo di complicanze. E' stato garantito il supporto nutrizionale, inizialmente per via venosa, fino alla piena autonomia alimentare", informa Graziano Barera, responsabile dell'Unità operativa di Neonatologia e Patologia neonatale. "Il felice esito neonatale, non scontato - conclude l'Irccs - è da considerarsi un grande risultato raggiunto grazie alla qualità delle cure, a partire dall'intervento di emergenza extraospedaliero fino al percorso all'interno dell'ospedale San Raffaele".

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