S. M., il 42enne accusato di violenza sessuale su una bambina di 6 anni, abuso compiuto a Milano lo scorso 11 settembre, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip Alfonsa Ferraro. Interrogato nel carcere di San Vittore, alla presenza del suo avvocato Fabrizio Negrini, ha preferito tacere: "Abbiamo deciso prima di non rispondere al gip, di esaminare l'intero fascicolo processuale e quindi stabilire la linea difensiva", spiega il legale.
Il fermo del sospettato è avvenuto due giorni fa, mercoledì 4 ottobre, dopo le indagini della Squadra mobile, coordinate dal pm Gianluca Prisco. Contro il 42enne non solo le immagini delle telecamere - alcuni fotogrammi erano stati divulgati dalla polizia per poter accelerare il riconoscimento - ma anche i vestiti trovati nella sua abitazione. Decisiva per arrivare al fermo a Monza, dove l’uomo viveva, è stata la segnalazione di un cittadino.
L'uomo è accusato di essersi avvicinato alla bimba di 6 anni e di averla convinta con una scusa a seguirla nel cortile di un palazzo, in un quartiere centrale, dove si è consumato l'abuso. M. era già stato arrestato nel 2012 - usava lo stratagemma di tenere in auto dei peluche per adescare le ragazzine fuori dalle scuole - ed era tornato in libertà da poco, dopo la condanna per tentata prostituzione minorile, atti osceni e corruzione di minori.