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Milano, il Comune sospende l'attività di una sala scommesse

10 febbraio 2014 | 15.40
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Milano, il Comune sospende l'attività di una sala scommesse

Il Comune di Milano ha sospeso l'attività della sala scommesse e gioco d'azzardo di via Cimarosa 4, in zona corso Vercelli, autorizzata dalla Questura il 13 gennaio scorso. L'ordinanza dispone la sospensione dell'attività, per ora per sei mesi, "quale misura eccezionale per la tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili che frequentano le aree e gli immobili in prossimità" della struttura.

Ricordando i dati del Ministero della Salute, secondo cui la ludopatia colpisce il 20% dei giocatori che oggi in Italia sono circa 15 milioni, l'ordinanza del Comune evidenza la necessità di "prevenire il rischio che il gioco d'azzardo crei dipendenza, in quanto rappresenta una nuova emergenza sociale che colpisce le fasce più deboli e meno protette, con meno risorse economiche e culturali". Nel provvedimento, inoltre, si sottolinea l'importanza di "evitare l'emulazione di comportamenti diseducativi e lesivi per la salute e l'equilibrio psicologico, in particolare per i giovani e le persone più fragili" e, contemporaneamente, di "porre in essere tutte le misure che rappresentano un deterrente ai comportamenti incivili, favorendo la vivibilità, la corretta e serena fruizione degli spazi da parte dei cittadini".

Altra finalità dell'ordinanza, quella di "prevenire ed eliminare i pericoli per l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana derivanti dall'alta frequentazione della sala scommesse e dell'area circostante da parte di soggetti socialmente deboli e patologicamente dediti al gioco".

"Abbiamo ritenuto necessario intervenire in quanto strutture come quella di via Cimarosa danneggiano la salute delle persone, soprattutto quelle più fragili, e incidono negativamente sui comportamenti di bambini, giovani e famiglie. Si tratta di un caso particolare che potrebbe ripetersi a Milano, nonostante la recente legge regionale sulla distanza dai luoghi 'sensibili' delle nuove sale gioco e dei locali con slot machines", spiega il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris.

"Proprio la specificità di questo caso dà forza alla nostra proposta di regolamento edilizio comunale, attualmente in discussione e che ci auguriamo tutte le forze politiche decidano di sostenere con senso di responsabilità. Nel nuovo regolamento edilizio, infatti, abbiamo previsto una norma ad hoc che, da un lato, aumenta il numero dei luoghi 'sensibili' in città e, dall'altro, consente di intervenire in modo incisivo sia sulle sale gioco sia sulle sale scommesse", aggiunge.

In particolare, l'articolo 13 del nuovo regolamento edilizio del Comune vieta l'apertura delle sale gioco e delle sale scommesse a meno di 500 metri da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali in ambito socio-sanitario, luoghi di aggregazione giovanile e oratori, strutture ricettive per categorie protette. Inoltre, sono indicati come ulteriori 'luoghi sensibili' i parchi gioco, le caserme, gli ospedali e le cliniche, i luoghi di particolare valore civico e culturale come i musei e le sedi di associazioni di volontariato che si dedicano alla pubblica assistenza.

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