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Milano: Bussolati (Pd), a primarie non ci sarà candidato di partito

06 novembre 2015 | 19.09
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L'accordo firmato dal centrosinistra (Foto Adnkronos)
L'accordo firmato dal centrosinistra (Foto Adnkronos)

Le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato a sindaco di Milano si terranno il prossimo 7 febbraio; per sostenere le candidature occorrerà raccogliere tra le 2.000 e le 2.500 firme nell'area di Milano, più altre due o trecento nell'area metropolitana e la consegna dei nomi avverrà tra il 7 dicembre e il 7 gennaio prossimi. Questi i principali punti dell'accordo tra le forze politiche del centrosinistra milanese per definire il regolamento delle primarie per la scelta del sindaco in vista delle prossime elezioni comunali del 2016, firmato oggi.

“La decisione condivisa dal tavolo della coalizione sulle regole delle primarie, la sottoscrizione di un impegno comune da parte di tutti i partiti di centrosinistra e la conferma della data del 7 febbraio per le primarie, rappresentano ulteriore passo avanti nel percorso per la sfida elettorale che ci attende l’anno prossimo: si tratta di una decisione molto positiva perché consentirà ai milanesi, come ho sempre auspicato, di scegliere il candidato migliore per il centrosinistra per le elezioni comunali”. Lo afferma il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, in merito all'accordo siglato oggi tra le forze del centrosinistra sul regolamento delle primarie.

“Le primarie -osserva il sindaco- dovranno essere un importante momento di comunicazione su quanto realizzato dalla coalizione in questi anni e una occasione per confrontarsi sui progetti per la città per il futuro. Adesso che ci sono regole e date condivise, i candidati e le forze politiche o civiche che li sosterranno e che dal 7 dicembre potranno iniziare la raccolta delle firme necessarie per poter partecipare alle primarie e firmeranno la Carta dei valori, dovranno lavorare con quello spirito unitario e di lealtà reciproca sottoscritta da tutti i partecipanti al tavolo”, conclude Pisapia.

"Non sappiamo ancora se le primarie si terranno solo la domenica o lungo tutto il weekend - spiega il segretario del Pd di Milano Pietro Bussolati - ma sui dettagli tecnici deciderà il comitato esecutivo nelle prossime settimane". I 'dettagli', però, hanno già provocato una defezione, da parte dei Comunisti italiani, che non accettano di sostenere un candidato qualunque esso sia.

Per ora, "c'è un accordo sottoscritto da tutte le forze politiche, ad eccezione dei comunisti italiani, che sono usciti dal tavolo", che "premia la piena lealtà indipendentemente da chi sarà il candidato se rispetta la carta dei valori e decide di concorrere alle primarie". Circa i possibili nomi, il segretario del Pd milanese non si sbilancia, ma rivela che con tutta probabilità nella corsa non ci sarà un candidato espressione del Pd: "Non so se il Pd avrà un proprio candidato, ma non credo - dice -. Credo piuttosto che i partiti siano garanti di questo processo, ma non scelgano un candidato".

"Spero che la discussione su data, regole e firme sia finalmente chiusa. Anche perché è arrivato il momento di discutere del merito", commenta Emanuele Fiano, deputato e responsabile nazionale sicurezza e riforme del Pd. Per l'esponente dem ora è "il momento in cui tutti quelli che pensano di avere delle idee per Milano hanno la possibilità di proporle, confrontandosi sui contenuti". E aggiunge: "Io, come ho detto fin dall'inizio, sono in campo per far vincere il centrosinistra a Milano".

''La coalizione, passato il temporale, è ora più unita per vincere", dice dal canto suo Barbara Pollastrini, coordinatrice nazionale di SinistraDem, la componente cuperliana del Pd. "A Milano, il Pd investe senza se e senza ma nel centrosinistra civico. Per quanto mi riguarda è un'ottima conferma che deve anticipare la scelta per le future elezioni politiche nazionali''. Per la deputata democratica, ''iniziano a esserci le condizioni per buone primarie perché dopo aver sottoscritto la Carta dei Valori e la scelta di campo, vedremo i candidati finalmente confrontarsi su progetti per la città e per la Grande Milano".

Lealtà e impegno sono stati assicurati daSinistra Ecologia e Libertà anche se, precisa la coordinatrice milanese Anita Pirovano, il concetto riguarda "non tanto le primarie quanto la coalizione". Se dovessero arrivare candidature nuove rispetto a quelle che ci sono già, cioè, "ci sarà da valutare come i fatti politici, come nuove candidature e non solo, richiedono una discussione. Perché nessun fatto politico o nessuna candidatura, quando ci si trova in una coalizione, riguarda i singoli". La scelta di Giuseppe Sala, ad esempio, "rappresenta uno dei tanti fatti politici che possono accadere". Sel, inoltre, "non presenterà un candidato, dal momento che le primarie rappresentano un momento di partecipazione popolare".

Se anche si decidesse di candidare Giuseppe Sala, le primarie si terranno comunque, sottolinea il leader del Centro Democratico Bruno Tabacci. "E' la sottoscrizione di un preambolo politico che dice una cosa ovvia", spiega. Una volta definito il percorso delle primarie, cioè, "ogni candidato deve poter essere sicuro che a risultato acquisito abbia l'appoggio degli altri". A chi gli chiede, poi, se Cd appoggerebbe la candidatura del commissario unico di Expo, Tabacci risponde: "Aspettiamo di vedere chi sono i candidati".

Si chiamano fuori, invece, i Comunisti italiani che, attraverso il segretario provinciale Vladimiro Merlin, fanno sapere di non avere intenzione di sostenere un candidato qualunque esso sia: "Il Pd - spiega Merlin - ha introdotto una forzatura chiedendo di sostenere il candidato che verrà presentato, indipendentemente da chi è", ma "noi non possiamo sostenerlo senza sapere chi sia". La decisione non esclude, tuttavia, l'apparentamento una volta ufficializzata la lista delle candidature: "Finora abbiano cercato, e cercheremo ancora, di tenere in campo l'alleanza di Pisapia, ma prima occorre fare chiarezza". Se i candidati "saranno tutti coerenti con il percorso di Pisapia noi ci saremo". Altrimenti, "il diktat di un sostegno a prescindere è un impegno che noi non possiamo assumere".

Quanto alla possibile discesa in campo di Giuseppe Sala, commissario unico di Expo 2015, dato da molti come il candidato più accreditato per la guida della città, Merlin è chiaro: "Sala arriva da un percorso al di fuori del nostro. Se alle primarie ci saranno candidati che arrivano da strade diverse, che vuol dire di fatto cambiare il percorso di quella maggioranza che ha governato Milano, noi non ci stiamo".

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