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Nervosismo in Piazza Affari, Ftse Mib chiude in lieve calo dello 0,09%

02 febbraio 2015 | 14.29
LETTURA: 4 minuti

Giornata negativa per Piazza Affari. L'indice Fste Mib perde lo 0,09% mentre Parigi guadagna lo 0,51%, Londra lo 0,49% e Francoforte l'1.25%.

Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana.
Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana.

Giornata nervosa in Piazza Affari: la nostra Borsa, assieme a quella di Madrid, ha chiuso in rosso, contrariamente a quanto è accaduto per le altre principali piazze europee. L'indice Ftse Mib ha fatto registrare, a fine giornata, un calodello 0,09%, mentre Parigi ha chiuso con +0,51%, Londra +0,49%, Francoforte +1,25%. Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso dai 3,32 miliardi di euro di venerdì ai 3,09 miliardi.

Incertezza tra i bancari dove Mps, dopo i forti ribassi della scorsa settimana, ha chiuso con +2,88% a 0,4115 euro per azione. Secondo alcune indiscrezioni di stampa non è esclusa l'ipotesi di un investitore estero per la banca toscana. Intanto gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno tagliato da 0,64 euro a 0,46 euro il target price dell'istituto, in seguito alla riduzione delle stime sui risultati del 2014.

Bene anche Unicredit, che ha archiviato la giornata con +1,34% a 5,305 euro. Bper ha chiuso in rialzo dell'1% a 6,0550 euro, Banco Popolare con +1,78% a 11,42 euro e Mediobanca con +0,20% a 7,705 euro. Negativa Intesa Sanpaolo con -1,31% a 2,5640 euro. Tra gli assicurativi Generali ha chiuso con -0,96% a 18,52 euro. Gli analisiti di Barclays hanno limato da 19,1 a 19 euro il target price sulla compagnia triestina.

Tra i telefonici, Telecom Italia ha chiuso con -2,32% a 1,009 euro. Gli analisti di Berenberg hanno limato da 1,1 euro a 1,09 euro il prezzo obiettivo, tuttavia gli esperti hanno ribadito l'indicazione di acquisto delle azioni sull'ipotesi di novità positive dal Brasile. Tiscali ha chiuso con -0,92% a 0,0536 euro. L'assemblea ha approvato la proposta di attribuzione al cda della delega ad aumentare il capitale sociale a pagamento in più tranche entro e non oltre il 31 dicembre 2017.

In forte recupero i petroliferi, dopo che a New York il prezzo del greggio è tornato a oltre 48 dollari al barile. Eniha chiuso con +1,28% a 15,09 euro e Saipem ha spiccato il volo con +5,17% a 8,445 euro. Positiva anche Saras con +3,13% a 1,022 euro. Tra gli industriali in flessione Cnh Industrial, con -1,63% a 6,625 euro, poco mossa Fcacon +0,34% a 11,74 euro. 

Riflettori accesi sui titoli del lusso: Salvatore Ferragamo, dopo la diffusione dei dati preliminari, ha chiuso con +1,91% a 26,15 euro. Goldman Sachs ha alzato da 31,8 a 32,8 il target price della società in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per il triennio 2014-2016. Nel listino bene anche Moncler con +0,68% a 13,27 euro. Anche per il marchio produttore di piumini Goldman Sachs ha alzato il target price, portandolo da 16,4 euro a 17,4 euro. In controtendenza Tod's che ha perso lo 0,99% a 90,1 euro e Luxottica che ha ceduto l'1,52% a 51,95 euro.

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