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Milano: primo consiglio apre con minuto di silenzio per vittime Dacca e Fermo

07 luglio 2016 | 22.05
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Lavori aperti con un minuto di silenzio per le vittime di Dacca e Fermo

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Palazzo Marino ha ospitato oggi la prima seduta del nuovo Consiglio comunale di Milano dopo l'elezione di Giuseppe Sala. La riunione è iniziata con un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'attentato in Bangladesh e di Emmanuel Chidi Namdi, il 36enne nigeriano ucciso a Fermo.

Dopo il saluto della consigliera 'anziana' Beatrice Uguccioni, espressione del maggior numero di voti tra preferenze e lista, l'Aula è stata animata dalle discussioni scatenate da un'istanza presentata da Forza Italia e appoggiata da tutte le forze di opposizione che chiedeva la pronuncia del segretario generale di Palazzo Marino, Simonetta Fedeli, sull'ineleggibilità di Sala. Un documento di 300 pagine nel quale si evidenzia una "questione di regole non soltanto a livello formale, ma anche e soprattutto sostanziale", come ha sottolineato il capogruppo forzista Gianluca Comazzi.

La bagarre, conclusasi dopo il pronunciamento della segreteria generale sull'inammissibilità dell'istanza, ha impegnato gran parte del tempo a disposizione dell'Aula, tanto che il segretario federale della lega Nord, Matteo Salvini, è intervenuto duramente: "Se questo è l'inizio - ha detto - siamo messi proprio male. In un'ora e mezza non siete nemmeno riusciti a dire ai milanesi se il loro sindaco ha il titolo per farlo, oltre a convalidare chi è eletto e chi no".

Una volta preso atto del giudizio favorevole all'eleggibilità di Sala, quindi, i consiglieri hanno quindi potuto votare la delibera di convalida del sindaco, degli eletti e dei sostituti dei dimissionari (Manfredi Palmeri della lista Parisi ed Emmanuel Conte della lista civica Sala, ndr), esprimendosi a favore con 28 sì e 3 voti contrari del M5s. Durante la votazione, i consiglieri di centrodestra sono usciti dall'Aula, mentre Basilio Rizzo di Milano in Comune, pur rimanendo all'interno, non ha partecipato al voto. Quindi l'assemblea ha deciso di concludere i lavori rinviando a lunedì prossimo il discorso che Sala avrebbe dovuto tenere sugli indirizzi generali di governo.

"Avrei voluto finire tutto oggi, a risparmio di tempo - ha detto Sala uscendo dall'aula consiliare - ma capisco anche che il dibattito in Aula vuole i suoi tempi e quindi ricominceremo lunedì". Sulla sua presunta ineleggibilità, poi ha tagliato corto: "Per me - ha detto - era un argomento già definito. Credo che la segreteria si sia esposta con chiarezza, dopodiché lascio le opposizioni alle loro considerazioni e soprattutto alla comprensione del tipo di opposizione che vogliono fare". E ha concluso: "Se hanno disponibilità a partecipare operativamente sui grandi temi della città per me va benissimo e anzi sarò io a stimolare il ruolo attivo dell'opposizione. Spero solo che non sia solo critica fine a se stessa".

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