Sono sette le persone arrestate dagli uomini della Squadra mobile di Milano per una serie di rapine in due centri scommesse della città. In manette sono finite anche due donne - madre e figlia -, un romeno (l'unico con precedenti) e un brasiliano, tutti di età compresa tra i 23 e i 57 anni. L'indagine, iniziata un anno fa, ha permesso di attribuire, a vario titolo, ai componenti del gruppo 11 rapine, commesse tra il novembre 2014 e il dicembre 2015 al ritmo di una al mese, per un bottino totale tra i 50 e i 60mila euro. Sempre identico il modo in cui - armati di finte pistole e un taser elettrico - agivano nelle due sale scommesse 'Match Point' in galleria Buenos Aires e in via Ariberto.
Dall'analisi dei filmati delle telecamere in strada e dei circuiti di videosorveglianza delle sale gioco, gli investigatori sono riusciti a risalire a uno degli indagati: l'uomo era in contatto con le due donne, dipendenti delle due agenzie di scommesse rapinate. Le immagini hanno svelato che, in due occasioni, uno dei rapinatori è entrato usando la chiave, mentre nelle altre occasioni sono state commesse prendendo in 'ostaggio' una delle due donne, complici nella stessa rapina. Per tutti gli indagati si sono aperte le porte del carcere.
