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Minimal e glam, Ferragamo torna a Hollywood

25 febbraio 2023 | 15.53
LETTURA: 2 minuti

Per il prossimo autunno-inverno il direttore creativo Maximilian Davis torna a Hollywood per rivisitare il guardaroba delle star degli anni ‘50, sulle tracce del fondatore

Tre look della collezione Ferragamo per l'a/i 2023/2024
Tre look della collezione Ferragamo per l'a/i 2023/2024

Minimal e glam. I codici dell’eleganza ci sono tutti da Ferragamo, che per il prossimo autunno-inverno torna a Hollywood per rivisitare il guardaroba delle star degli anni ‘50, sulle tracce del fondatore Salvatore Ferragamo. E’ il punto di partenza della collezione tratteggiata da Maximilian Davis, che ha immaginato capi femminili ed essenziali, con tocchi di futurismo e tagli chirurgici. "Ferragamo ha iniziato il suo percorso realizzando scarpe per i film degli anni '30, fino a conquistare star del cinema degli anni ‘50 come Sophia Loren e Marilyn Monroe” - spiega il direttore creativo di Ferragamo, Maximilian Davis -. Ho guardato al loro glamour, alla loro bellezza e al loro modo di vestire, pensando a come renderlo moderno nel presente”.

Sulla passerella circolare, allestita negli spazi del Mico di Milano, il focus è tutto sulla sartorialità e sui tessuti stretch: dai trench lunghissimi alla gonna a ruota in nylon bianco ottico, alle linee ridotte e vite aderenti, fino agli squarci nei tessuti dei tailleur o nella giacca nera di ispirazione biker per lui, con zip tattiche che rivelano lampi di colore, il rosso Ferragamo, tinta feticcio della griffe fiorentina che ricorre su tailleur e capispalla. Davis gioca con i volumi e le proporzioni: c’è il contrasto tra le silhouette curvilinee e le borse geometriche dai volumi esagerati, XL, portate sottobraccio o a spalla, fino a sfiorare il corpo. La Wanda bag appare in una miriade di nuove espressioni mentre l’evoluzione del foulard, tra i codici primi di Ferragamo, crea un contrasto con le silhouette rigorose.

"Volevo raccontare il lato più romantico degli anni Cinquanta, e i due elementi, l'etereità e il rigore - spiega ancora lo stilista - producono un contrasto così diretto che in qualche modo sembrano complementari". Per la sera il glamour siderale lascia spazio ad elementi fetish come i minidress o i completi in vernice nera o in lamé. "E’ la mia visione di ciò che le persone degli anni '50 penserebbero del futuro: lucentezza elevata ed effetti metallici alienati". (di Federica Mochi)

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