Sinistra dem stoppa il totoministri e rilancia con una lettera inviata al premier: chiudiamo un accordo quadro tra Camera e Senato. Intanto Speranza, indicato come possibile successore di Lupi alle Infrastrutture, si tira fuori: "Penso solo a fare il mio lavoro".
"Fantapolitica". La minoranza del Pd stoppa il totoministri che, nell'ultima versione, riportava al posto del dimissionario Maurizio Lupi alle Infrastrutture e Trasporti il nome del capogruppo alla Camera Roberto Speranza, leader di Areadem nonchè uno dei nomi più in vista tra quelli che hanno partecipato sabato scorso all'assemblea della sinistra 'dem'. "Con noi, se Renzi vuole, l'accordo si può fare sul merito delle cose, sulle riforme, non certo sui posti. Sono a disposizione i posti che ci sono, figuriamoci se ne chiediamo altri", dice il bersaniano Alfredo D'Attorre.
E infatti la sinistra è passata al contrattacco ed ha preparato una lettera al premier/segretario e ai capigruppo che verrà inviata nei prossimi giorni: "Chiediamo di sfruttare questo periodo che c'è fino alla ripresa dell'esame delle riforme per definire una intesa quadro nel Pd -spiega sempre D'Attorre-. La richiesta è quella di formare un gruppo ristretto tra Camera e Senato per definire un accordo sulle riforme e l'Italicum per delle modifiche che, una volta individuate, restano alla Camera come al Senato: i provvedimenti non si toccano più. Questo assicura numeri e tempi rapidi".
Intanto, l'eventuale ingresso di un nuovo esponente della minoranza Pd nel governo continua a far discutere. Lo stesso Speranza si è tirato fuori: "Sono molto contento di fare il capogruppo del Pd alla Camera. Non penso ad altro". Mentre il ministro della Giustizia Andrea Orlando dice: "Io non ne so nulla, non è una decisione che spetta a me".
