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Minori: Telefono Azzurro, 'marcia' sul web per dire basta a bullismo

20 febbraio 2014 | 20.39
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Telefono Azzurro ''marcerà sul web'' insieme alle altre organizzazioni internazionali di settore, ai ragazzi, ai genitori e agli insegnanti, per chiedere a Bruxelles l'istituzione di una Giornata europea contro il bullismo e il cyberbullismo. Oltre 7 cittadini europei su 10, riferisce una nota, ritengono infatti che i rispettivi governi non stiano facendo abbastanza per affrontare il problema del bullismo nelle scuole, e sono ancora di più quelli convinti che quasi nessuna azione sia stata pianificata per affrontare il cyberbullismo. A rilevarlo, l'estratto di una ricerca, i cui dati completi verranno diffusi a marzo, condotta da Beatbullying, una tra le maggiori Ong contro il bullismo presente in Europa, sostenuta da Telefono Azzurro.

Con il progetto #DeleteCyberbullying, spiega Telefono Azzurro, ''ci si propone di lanciare la più grande campagna mai realizzata in Europa contro questo fenomeno di violenza che, ogni anno, investe direttamente nell'Unione oltre 25 milioni di ragazzi in età scolastica''. L'evento culminerà il prossimo 11 giugno in una grande 'Marcia' digitale: ''milioni di avatar creati da ragazzi, genitori, insegnanti e grandi personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, marceranno uniti su tutti i siti e i social network per sottoporre una petizione online alla Commissione Europea per chiedere: una normativa più severa per tutelare il diritto di tutti i bambini e i ragazzi a vivere una vita senza paura del bullismo o del cyber-bullismo; lo stanziamento di fondi specifici (77 milioni di euro) per servizi di prevenzione e protezione da questo fenomeno e l'istituzione di una 'Giornata europea contro il bullismo''''.

''La rete per i ragazzi, e non solo, è un moltiplicatore di possibilità - sottolinea Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro - e come tale può amplificare anche gli effetti di alcune distorsioni sociali. Spetta agli adulti, tutti, la responsabilità di valutare quanto accade e sollecitare le istituzioni preposte ad affrontare la questione per contrastare tali fenomeni negativi, senza spegnere l'entusiasmo dei ragazzi per le concrete possibilità che le attuali tecnologie offrono alle nuove generazioni''.

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