(Aki) - Duecento palestinesi detenuti nelle carceri israeliane hanno iniziato oggi uno sciopero della fame fino a data da definirsi per protestare contro la politica detentiva di Israele. Lo ha annunciato l'avvocato per i diritti umani Jawab Boules da Ramallah all'agenzia di stampa Anadolu. ''I detenuti hanno rifiutato il cibo oggi e annunciato l'inizio di uno sciopero della fame'', ha spiegato il legale palestinese. ''Alcuni detenuti amministrativi sono in carcere da anni senza processo - ha aggiunto Boules - Le carceri sono diventate come case per loro''. La detenzione amministrativa viene applicata da Israele ai palestinesi per motivi di sicurezza e senza processo. Puo' variare da uno ai sei mesi, ma puo' anche essere estesa a cinque anni da un Tribunale militare israeliano.
Boules ha pero' accusato le autorita' israeliane di aver violato i termini di un accordo firmato con la mediazione egiziana per mettere fine a uno sciopero della fame collettivo dei detenuti palestinesi nel 2012 durante il quale Israele si impegnava a non rinnovare la detenzione amministrativa senza giustificazioni legali.
Secondo i dati diffusi dalla ong palestinese Centro di studi e ricerche sui detenuti, sono circa cinquemila i palestinesi in 22 tra carceri e centri di detenzione in Israele. Tra questi si contano 200 minori e 19 donne.