(Aki) - "Israele dice si' alla liberazione dei detenuti palestinesi ma a condizione di una proroga dei negoziati". E' quanto ha annunciato il sottosegretario agli Affari dei detenuti palestinesi nel governo dell'Autorita' nazionale palestinese (Anp), Ziyad Abu Ayn, sulla sua pagina Facebook, sottolineando che "l'Anp considera questa una grave violazione. Israele ha preso l'abitudine - ha aggiunto - a fare nuove provocazioni e porre nuovi ostacoli su ogni questione gia' risolta".
A commento dell'incontro tra la leadership dell'Anp e l'inviato Usa per il processo di pace, Martin Indyk, che si e' concluso questa mattina e che ha preso in esame la liberazione della quarta tranche di detenuti palestinesi, prevista per domani, Abu Ayn ha messo in evidenza come "Israele, a causa delle sue crisi interne, vuole ora far saltare l'accordo e la promessa fatta dagli americani all'Anp e che in precedenza aveva approvato, ossia che avrebbe liberato tutti e 104 i detenuti imprigionati prima degli accordi di Oslo (stipulati nel 1993, ndr) in cambio dell'impegno a non fare ricorso agli organismi internazionali".
In tal senso, l'esponente palestinese ha fatto appello a Israele, ma anche agli Stati Uniti che "monopolizzano il patrocinio del processo politico" in corso, a "mantenere i propri impegni e le proprie promesse". Il fatto che gli Usa "non hanno preso alcuna posizione sanzionatoria nei confronti di Israele per spingerlo a mantenere i suoi impegni con i palestinesi si riflette direttamente sulla perdita di fiducia nei loro confronti come patrocinatori di una soluzione politica nella regione", ha detto Abu Ayn.