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M.O.: Barghouti, temo per vita detenuti in sciopero della fame

11 giugno 2014 | 15.14
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M.O.: Barghouti, temo per vita detenuti in sciopero della fame

(Aki) - "Temo che qualcuno dei detenuti in sciopero della fame possa morire in questi giorni". E' quanto ha dichiarato l'esponente di Fatah, Marwan Barghouti, che sta scontando l'ergastolo in un carcere israeliano, a proposito delle condizioni dei prigionieri che da settimane hanno intrapreso lo sciopero della fame per protestare contro il regime di detenzione amministrativa che le autorita' israeliane applicano ai palestinesi. In occasione della visita di un rappresentante dell'Associazione del detenuto, Jawwad Bulos, al carcere israeliano di Hedarim, dove si trova dal 2004, Barghouti ha sottolineato che "la situazione dei prigonieri che stanno scioperando e' estremamente rischiosa" e ha fatto appello a una "mobilitazione rapida" sia da parte della popolazione palestinese libera che da parte degli altri detenuti.

Allo stesso tempo, il capo negoziatore palestinese, Saeb Erekat, ha inviato una lettera a vari esponenti della comunita' internazionale, tra cui il Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, il Segretario di Stato Usa, John Kerry, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, e l'alto rappresentante per la Pesc dell'Ue, Catherine Ashton, per chiedere "un intervento immediato a favore di circa 130 detenuti palestinesi in sciopero della fame nelle carceri israeliane dal 24 aprile in segno di protesta per la loro prolungata prigionia in regime di detenzione amministrativa senza accuse e senza processo". "Vi chiediamo di sollecitare Israele ad abolire la politica della detenzione amministrativa e condizionare il rafforzamento dei vostri rapporti bilaterali con Israele al rispetto da parte di quest'ultimo delle promesse e degli impegni assunti in quanto autorita' d'occupazione secondo il diritto internazionale", si legge nella lettera.

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