Centinaia di ebrei ultrartodossi hanno partecipato oggi nel nord d'Israele ai funerali del sergente Zidan Sif, l'ufficiale di polizia druso rimasto ucciso nell'attentato di ieri in una sinagoga di Gerusalemme, rispondendo ad un appello circolato sui social network. La morte del giovane poliziotto, ucciso dai terroristi mentre cercava di fermare il massacro, ha infatti colpito profondamente la comunità degli haredim, che lo considera "un giusto fra le nazioni".
"Dimostriamo la nostra gratitudine per chi ha sacrificato la sua vita per noi", si legge in un appello diffuso sul gruppo Young Haredim di Facebook, che ha raccolto tantissime adesioni per partecipare al funerale e contribuire alle spese.
Il sergente Sif era un arabo israeliano della setta islamica dei drusi, i cui membri servono nell'esercito e la polizia. Lascia una giovane moglie e una bambina di soli quattro mesi. Al suo funerale, nel villaggio natio di Yanuh-Jat in Galilea, ha partecipato anche il presidente israeliano Reuven Rivlin.
