I palestinesi "si rivolgeranno al Tribunale penale internazionale (Tpi) per rispondere alla decisione di Israele di applicare le leggi israeliane anche alle colonie illegali in Cisgiordania". E' quanto ha dichiarato il capo negoziatore palestinese, Saeb Erekat, a proposito di una bozza di legge approvata ieri da una commissione ministeriale israeliana.
I palestinesi "si rivolgeranno al Tribunale penale internazionale (Tpi) per rispondere alla decisione di Israele di applicare le leggi israeliane anche alle colonie illegali in Cisgiordania". E' quanto ha dichiarato il capo negoziatore palestinese, Saeb Erekat, a proposito della bozza di legge approvata ieri da una commissione ministeriale israeliana, che prevede che tutte le nuove leggi approvate dalla Knesset, ossia il parlamento, saranno applicate in futuro anche nelle colonie in Cisgiordania, dove vivono circa 350mila israeliani. La misura non riguarda però i cittadini palestinesi.
"Il ministero degli Esteri, l'Ufficio per gli affari dei negoziati, il ministero della Giustizia e altre istituzioni palestinesi stanno preparando i documenti per l'integrazione dello Stato palestinese a una serie di istituzioni e organizzazioni internazionali, tra cui il Tpi", ha detto Erekat, sottolineando che "la risposta alle misure del governo israeliano quali gli attacchi alla moschea al-Aqsa, l'approvazione di nuovi insediamenti, la confisca delle case e l'espulsione degli abitanti, così come l'assedio alla Striscia di Gaza deve essere il ricorso al Tpi".