Il segretario di Stato americano John Kerry si è scusato per aver detto che Israele rischia di diventare uno stato dove vige l'apartheid. "Se potessi tornare indietro- ha detto Kerry in un comunicato diffuso dal dipartimento di Stato- sceglierei parole diverse per descrivere il mio fermo convincimento" che l'unica via sia quella di un accordo di pace con due stati che vivano fianco a fianco in pace e sicurezza.
Kerry, citato dal Daily Beast, aveva detto ad un convegno a porte chiuse che in mancanza di un accordo di pace con due Stati Israele rischiava di diventare uno stato con un sistema di apartheid e cittadini di serie B. Il paragone ha provocato molta irritazione nel clima di tensione per la conclusione, senza un accordo, del tempo previsto per i negoziati di pace israelo-palestinesi.
Il capo della diplomazia americana ribadisce ora di essere un forte sostenitore di Israele, descritta come una "vibrante democrazia". "Non credo"- ha aggiunto - "che Israele sia uno stato di apartheid o intenda diventarlo".