Una 'Via Crucis' lungo la strada dolorosa a Gerusalemme: domani la compirà l'Orp, l'Opera Romana Pellegrinaggi, all'interno del 'Cammino internazionale di pace' che partirà nella prima mattinata dalla chiesa di Santa Caterina, accanto alla Natività, a Betlemme. L'iniziativa è stata mantenuta, ma con inevitabili modifiche a causa degli ultimi episodi di violenza avvenuti a Gerusalemme, con il tragico attentato alla sinagoga che ha portato alla morte di sette persone: quattro rabbini, un poliziotto e i due terroristi palestinesi.
"La nostra sarà una accorata preghiera per la pace, implorata questa mattina anche da papa Francesco durante l’udienza generale in piazza San Pietro - spiega monsignor Liberio Andreatta, vicepresidente e amministratore delegato dell'Orp - Abbiamo voluto che il cammino si trasformasse nella Via Crucis, che è il cuore della fede cristiana, la croce portata con amore che vince il male".
Spiega monsignor Andreatta: "Ripercorreremo attraverso la Passione di Cristo l’atroce sofferenza umana che stanno vivendo queste popolazioni nelle ultime ore, pregheremo con loro e per loro, perché l’odio non può e non deve avere l’ultima parola". Dopo la Via Crucis nelle strade di Gerusalemme, i partecipanti all’iniziativa di preghiera per la pace si raduneranno al 'Notre Dame Center', di proprietà del Vaticano, per un momento di preghiera insieme alla comunità israeliana.
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