(Aki) - Il cardinale maronita libanese Beshara al-Rai ha affermato oggi che non intende rinunciare al suo viaggio a Gerusalemme in occasione della visita di papa Francesco, affermando che il viaggio, che ha sollevato un'ondata di polemiche in Libano, rientra nei suoi doveri di patriarca di Antiochia e del Levante. "Il papa viene in Terra Santa e devo essere io ad accoglierlo - ha detto ai giornalisti presso l'aeroporto di Beirut, al suo rientro dalla Francia - Esserci fa parte delle mie prerogative di patriarca di Antiochia e del Levante".
"Per me - ha continuato - si tratta di andare nella mia casa e tra la mia gente. Gerusalemme esisteva ed era la nostra casa molto prima che lo stato di Israele fosse creato". Il prelato ha precisato che e' dovere del patriarca visitare le sue diocesi almeno ogni cinque anni e che la sua visita a Gerusalemme ha solo un valore pastorale e non politico. "Prendo atto - ha detto - che il Libano considera Israele come un nemico. Ecco perche' ho chiesto di non incontrare le autorita' israeliane".
Rai sara' il primo patriarca maronita a visitare Gerusalemme, in occasione del viaggio del papa in Terra Santa tra il 24 e il 26 maggio. L'annuncio della visita ha sollevato grandi polemiche in Libano, perche' per molti e' un riconoscimento e una forma di pacificazione con l''occupante' Israele. Il predecessore di Rai, Nasrallah Sfeir, si rifiuto' di andare a Gerusalemme in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II nel 2000, raggiungendo invece il pontefice nella tappa in Giordania.
