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Mo, Renzi: "Allucinante voto Unesco". Israele: "Parole coraggiose"

21 ottobre 2016 | 14.12
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Gerusalemme (Foto Afp)
Gerusalemme (Foto Afp)

"Trovo la decisione dell'Unesco incomprensibile e sbagliata. Non si può continuare con queste mozioni, una volta all'Onu una volta all'Unesco, finalizzate ad attaccare Israele. Credo sia davvero allucinante e ho chiesto di smetterla con queste posizioni, e se c'è da rompere su questo l'Unità europea, che si rompa pure. Ho espressamente chiesto ai diplomatici che si occupano di queste cose di uscire da queste cose". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi , commentando la controversa risoluzione dell'Unesco su Israele. "E' una vicenda che mi sembra allucinante - ribadisce a più riprese il presidente del Consiglio - ho chiesto al ministro Esteri di vederci subito al mio ritorno a Roma".

A quanto apprende l'Adnkronos da fonti di governo, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto una conversazione telefonica con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Al centro della conversazione la presa di posizione del Presidente del Consiglio oggi su Unesco.

Sulla vicenda della risoluzione dell'Unesco, che si riferisce al luogo sacro nel centro di Gerusalemme comunemente conosciuto come Spianata delle Moschee o Monte del Tempio privilegiando i nomi arabi, sulla quale l'Italia si è astenuta, "la Farnesina e il governo sono andati in automatico: è una posizione che abbiamo preso da tanti anni. Non è quindi una posizione ex novo: questo non vuol dire che non sia arrivato il momento di cambiarla. Perlomeno, io la penso così", ha spiegato Renzi al termine del Consiglio Europeo.  "Dunque - ha aggiunto - non si tratta di una decisione a sorpresa, ma di una decisione che nel corso degli anni si era sempre confermata. Sicuramente ce ne siamo accorti tardi. Il principio è che non si può negare l'origine, la radice, il senso di quella meraviglia e di quello scrigno drammatico e prezioso che è la città di Gerusalemme", ha concluso. 

Dal canto suo Israele si "congratula" con Matteo Renzi per la sua presa di posizione "coraggiosa". "Ci congratuliamo vivamente con il governo italiano e con il premier Renzi - ha detto all'Adnkronos il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Emanuel Nahshon - per le sue dichiarazioni coraggiose". "Spero - ha aggiunto - che altri Paesi in Europa e nel mondo seguano il suo esempio".

"Inaccettabili e spiacevoli". Con queste parole Nabil Shaath, esponente del comitato esecutivo del movimento palestinese Fatah, ha invece commentato le dichiarazioni del premier. "Rifiutiamo queste dichiarazioni - ha detto Shaath ad Aki-Adnkronos International - e le consideriamo inaccetabili e contrarie alla politica europea e anche alla posizione italiana, che appoggia da sempre il processo palestinese. Sono veramente dichiarazioni spiacevoli". "Riteniamo - ha proseguito il dirigente palestinese - che non bisogna essere contro le decisioni dell'Unesco, ma renderle utili e costruire su di queste. Auspichiamo che gli amici in Italia non cadano nel tranello israeliano, che vuole cambiare la storia per giustificare gli insediamenti e rendere ebraica Gerusalemme, ai danni dei suoi abitanti palestinesi, sia musulmani che cristiani". "Questa decisione dell'Unesco - ha aggiunto Shaath - cerca di rimettere la situazione al suo stato naturale e bisogna guardarla in questa prospettiva. Israele, isolato a livello internazionale, cerca di fare pressione su alcuni Paesi europei per giustificare la sua occupazione dei Territori palestinesi e la sua continua violazione ai danni dei palestinesi, agendo a favore dei coloni estremisti che controllano il governo israeliano".

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