(Aki) - La Russia chiede ai Paesi del Medio Oriente di seguire l'esempio siriano e rinunciare ai loro arsenali di armi chimiche. Autore dell'appello è il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov, ricordando che "ci sono altri Paesi nella regione, eccetto la Siria, che non hanno ancora aderito alla convenzione per la proibizione delle armi chimiche". Negli ultimi mesi la Siria ha distrutto oltre il 92% delle armi chimiche e delle strutture di produzione delle stesse, con l'aiuto di Paesi stranieri. Parlando con l'agenzia Ria Novosti, Ryabkov ha aggiunto che la Russia continuerà a sollecitare gli altri Paesi mediorientali ad aderire alla convenzione.
La Siria ha distrutto oltre il 92% delle armi chimiche e delle strutture di produzione, dopo aver aderito, lo scorso autunno, alla Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, la produzione, l’accumulo e l’uso delle armi chimiche del 1992, nell'ambito di un accordo mediato da Russia e Stati Uniti. Le Nazioni Unite e l'Opac (Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche) hanno avviato una missione congiunta lo scorso ottobre per supervisionare lo smaltimento delle armi chimiche siriane imposta dalla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. La rimozione del materiale più pericoloso è iniziata lo scorso gennaio.
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