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Mobilità, la nuova parola d’ordine è essere “green”

19 aprile 2016 | 16.25
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Crescono la sensibilità degli automobilisti e l’offerta di tecnologie e prodotti sempre più rispettosi dell’ambiente.

Mobilità, la nuova parola d’ordine è essere “green”

Mobilità sì, ma con un occhio all’ambiente e alla riduzione dei consumi, senza trascurare le prestazioni. Il trend è ormai chiaro: anche in Italia gli automobilisti sono sempre più propensi a scegliere soluzioni che possano garantire un minor impatto ambientale e risparmi economici. Non solo carburanti alternativi e biocarburanti, auto elettriche, ibride e bifuel cominciano a rientrare progressivamente tra le preferenze degli italiani ma anche le aziende sono impegnate nella realizzazione di prodotti sempre più innovativi. In soccorso di consumatori sempre più esigenti, infatti, arriva la ricerca che sta intensificando il proprio impegno per soddisfare questa fascia crescente di bisogni con prodotti sempre più all’avanguardia.

  • Ma coniugare alte prestazioni, risparmio e riduzione delle emissioni è possibile? A dare una risposta a questo interrogativo ci ha pensato Eni che a inizio anno ha lanciato Eni Diesel + un nuovo carburante con il 15% di componente rinnovabile prodotta da oli vegetali.

    Un’innovazione frutto della ricerca italiana e nata a Venezia, dove Eni ha realizzato il primo esempio al mondo di conversione di una raffineria petrolifera in una bioraffineria, impiegando la tecnologia proprietaria Ecofining™ (sviluppata dal 2006 nei laboratori di San Donato Milanese, in collaborazione con Honeywell UOP) che consente di trasformare oli vegetali in un prodotto completamente idrocarburico che supera i problemi qualitativi del biodiesel tradizionale.

    Un prodotto innovativo che fa bene al motore e all’ambiente e che si colloca in un mercato che sta vivendo un trend estremamente positivo. Nel 2011, in Italia, il consumo di biocarburanti ha raggiunto i 2 milioni di tonnellate e la domanda - nel nostro Paese e nel Vecchio continente - sta ulteriormente crescendo. In particolare, il consumo di biodiesel è previsto in aumento fino al 2020.

    I test condotti nei laboratori di ricerca Eni hanno evidenziato come, rispetto a un gasolio standard con il 5% di componente biodiesel, l’Eni Diesel + allunghi la vita del motore e ne assicuri nel tempo la massima potenza erogabile grazie alla pulizia degli iniettori, migliorando le prestazioni del motore con una riduzione dei consumi fino al 4%, facilitando le partenze a freddo e garantendo una minor rumorosità in virtù dell’elevato numero di cetano, che velocizza il processo di accensione del gasolio quando viene iniettato in camera di combustione.

    Non solo, anche l’ambiente ne riceve un beneficio: Eni Diesel +, grazie a un ciclo produttivo più sostenibile, contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 in media del 5%.

    Tante quindi le ragioni per scegliere questo nuovo prodotto, frutto dell’impegno e della ricerca italiana condotta da Eni nel campo della mobilità sostenibile , che si rivolge a quegli automobilisti che vogliono conciliare le prestazioni tipiche dei carburanti premium di ultima generazione con una maggiore attenzione per l’ambiente.

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