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Moda, da Roma a Tokyo, byLudo all’Istituto italiano di Cultura, opere ecotech

04 febbraio 2022 | 15.44
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Ludovica Cirillo firma gioielli ecotech utilizzando materiali inusuali e di riciclo

Moda, da Roma a Tokyo, byLudo all’Istituto italiano di Cultura, opere ecotech

Da Roma a Tokyo. Viaggia alla volta del Giappone la creatività italiana con la giovane designer e architetto (attualmente lavora presso lo studio dell’ archeostar Kengo Kuma) Ludovica Cirillo che esporrà, il prossimo marzo, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, durante la settimana del designer italiano, le sue personalissime creazioni dopo il successo ottenuto, lo scorso autunno, della retrospettiva nei saloni della HacoGallery, un’antica galleria d’arte nel cuore della capitale nipponica.

​La giovane designer firma gioielli ecotech utilizzando materiali inusuali e di riciclo per delle vere e proprie opere d’arte dal profumo modernista e futurista. Titolo della collezione ‘Mottainai’, termine giapponese che rimanda all’insegnamento buddista legato allo ‘spreco’ degli oggetti quando non si attribuisce loro il giusto valore. La collezione concepita a Tokyo, infatti miscela in un matrimonio inedito pezzi di riuso tecnologico, materiale tipico del brand e li assembla attraverso le tecniche della tradizione locale giapponese.

‘Ho utilizzato pezzi tecnologici di riuso con le antiche tradizioni giapponesi

​“Sono felice che l’Istituto Italiano a Tokyo mi abbia coinvolto . Lo considero un riconoscimento del mio impegno nel settore del riuso e dell’artigianato – spiega all’Adnkronos la giovane designer Ludovica Cirillo – Del resto sono sempre stata attratta da quello giapponese e cosi’ dopo aver frequentato alcuni corsi ho voluto creare con questa nuova collezione un’ideale ponte tra l’Italia e il Giappone applicando ai pezzi tecnologici di riuso le antiche tecniche del paese dove vivo e lavoro da alcuni anni”

“In particolare ‘Mottainai’ presenta pezzi artistici che vogliono essere un omaggio ad una tecnica artigianale diversa -ha proseguito- Dai cavi elettrici assemblati col sistema mizuhiki, ai circuiti del computer realizzati col metodo origami, a pezzi di cd assemblati con il concetto del kintsugi”. Sfileranno a Tokio oggetti apparentemente di scarto, auricolari, cavi elettrici. tasti abbandonati del computer. Una nuova vita sotto il segno dell’arte giovanilmente rigenerante.

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