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Moda, dal Palazzo delle Esposizioni l'haute couture A/I 21-22 di Antonio Grimaldi

05 luglio 2021 | 17.02
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Antonio Grimaldi accanto alle sue   mannequin con gli abiti della collezione haute couture A/I 2021-2022
Antonio Grimaldi accanto alle sue mannequin con gli abiti della collezione haute couture A/I 2021-2022

Uno spazio minimalista e rigoroso di una Roma insolita e contemporanea quello del Palazzo delle Esposizione, lontana dalle classiche immagini da cartolina, è lo scenario che fa da sfondo alla presentazione digitale della nuova collezione Couture A/I 2021-22 di Antonio Grimaldi (https://youtu.be/J2bbhXp9rvo).

Un private party tra sole donne che racconta un momento di rinascita, un’atmosfera intima e festosa da party girl in abiti che ricordano l’edonismo e il glam degli anni ’80, rivisitati in forma personale e in chiave onirica dallo stilista Antonio Grimaldi che trova nella top model Anna Cleveland l’interprete principale della sua alta moda di questa stagione.

Sono 21 i look, in cui si alternano abiti da cocktail e per la sera, che svettano su vertiginosi tacchi a spillo metallici, creando delle silhouette sinuose, femminili e sexy. Alle geometrie più tradizionali, care al couturier, caratterizzate da linee e décolleté scultoree, che disegnano aperture vertiginose e asimmetriche sul davanti e scollature profonde sulla schiena, si accompagnano body ricamati di cristallo, ricoperti di piume, con tagli asimmetrici o monospalla.

A queste si aggiungono abiti che guardano agli anni ’80, con balloon scultorei, realizzati sia come cappe sia come gonne, che donano leggiadria e potenza alla figura. A rendere la silhouette più regale e maestosa, gli strascichi, che sono parte dei mini dress o diventano dei grandi mantelli che lasciano le spalle scoperte. Un exploit nel colore che passa dal nero ai bianchi più glaciali fino ai colori rosati dell’aurora boreale, accompagnati da una gamma di toni freddi, elettrici e fluo come il pervinca, il blu e il verde.

E sono proprio i tessuti i cavalli di battaglia della maison. Il gazar, per esempio, il cady di seta che si accompagnano al velluto insieme con il tulle point d’esprit, organze a pois, laserate e tagliate a vivo, lavorate a filamenti iridescenti accanto ad organze découpée e irisé bianco, ad organze jacquard (con lamè e lavorazioni bouillonnè).

Preziosi i ricami in metallo e in argento e, a diffondere luce, raffinate frange di cristalli, a cascata, intrecciati con cordoni di seta, a rete, con effetti 3D, capaci di diventare iridescenti e ricordare i giochi di luce dell’aurora boreale. Un trionfo di macro piume si alterna a versioni mignon delle stesse, per donare poesia e graziaalla figura di queste donne dalla forte identità, con uno sguardo proiettato al futuro da vivere con leggiadria, determinazione e colore.

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